Dall’incipit del libro:
DISCENDEVA la sera
su l’erta solitaria.
Io ristetti. Non era
una voce nell’aria.
Solo nel fondo il fiume
dava un lamento roco
scintillando nel lume
del tramonto di fuoco.
A tratti, fra le chiome
oscure della selva
rifluivano come
aneliti di belva,
e nella luce estrema
tutti i colli riarsi
in una ansia suprema
parevano levarsi
rigidi, come dorsi
gigantei, da onde
voluttuose corsi;
e le forre profonde
anelavano aperte
com’arse fauci e rosse.
Qualcosa ch’era inerte
in me si schiuse e mosse.


