Guido CalzaGuido Calza nacque a Milano il 21aprile del 1888 da Arturo e da Teresa Bedolo.

Si laureò in lettere a Roma con una tesi sulla conquista romana di Creta, seguendo in particolare gli insegnamenti di E. Loewy, O. Marucchi, D. Vaglieri e G. Beloch.

Nel 1912 divenne ispettore delle antichitĆ  a Ostia, dove operava appunto il Vaglieri (che morƬ nel 1913) e nel 1924 divenne soprintendente succedendo a R. Paribeni; il C. iniziava cosƬ quell’attivitĆ  di ricerca e scavo della cittĆ  che fu l’impegno principale di tutta la sua vita.

In due importanti studi (La preminenza dell’insula nell’edilizia romana e Gli scavi recenti nell’abitato di Ostia apparsi entrambi su Monumenti antichi dei Lincei, il primo nel 1915 e il secondo nel 1920) descrisse le diversitĆ  tipologiche tra domus pompeiana e insula ostiense.

Nel frattempo aveva dovuto partecipare alla guerra del 1915-18 come ufficiale del genio, e nel 1919 fu incaricato, insieme ad altri, al riassetto archeologico e alla tutela dei monumenti della Venezia Giulia e in particolare di Pola, e in seguito a questa attivitĆ  scrisse una guida illustrata.

Dopo una breve missione in oriente nel 1921 tornò a concentrare la sua attivitĆ  su Ostia raggiungendo la messa in luce di tutto il castrum primitivo datandolo al 335 a. C. circa. Negli anni successivi proseguƬ l’attivitĆ  estendendo gli scavi e andando a fondo sullo studio comparativo dei monumenti, sempre pubblicando interessanti studi sugli esiti delle ricerche.

Nel 1930 conobbe e sposò Raissa Gourevich che aveva iniziato a lavorare con lui. Proveniente da una ricca famiglia di Odessa, Raissa era venuta nel 1920 in Italia, dove aveva conosciuto e sposato Giorgio De Chirico. All’epoca faceva la ballerina. Trasferitasi a Parigi appunto con De Chirico, aveva studiato archeologia con il famoso archeologo Charles Picard.

Nel 1933 Calza divenne socio corrispondente della Pontificia Accademia di archeologia e nove anni dopo, nel 1942, ne divenne socio effettivo.

In previsione dell’Esposizione universale del 1942, diede il via fin dal 1938 a una più sistematica messa in luce di tutto l’abitato ostiense allo scopo di allestire una vasta zona archeologica monumentale. In questo lasso di tempo furono scavati ben 17 ettari di terreno; le nuove scoperte vennero sempre illustrate con articoli e lo studio complessivo Contributi alla storia dell’edilizia imperiale romana, fu pubblicato su Palladio nel 1941.

Per ragioni belliche l’area di Ostia fu evacuata e in gran parte nuovamente interrata tra il 1940 e il 1945; Calza si prodigò per limitare i danni al minimo e fin dal 1945 potĆØ inaugurare le nuove sale del Museo ostiense.

MorƬ a Roma il 14 aprile 1946 poco dopo che gli era stata affidata la direzione, oltre che di Ostia, anche degli scavi del Foro romano e del Palatino. Postumo (Roma 1953) uscƬ il volume Scavi di Ostia, Topografia generale, a cura di G. C., G. Becatti, I. Gismondi, G. de Angelis d’Ossat, H. Bloch.

Nel 1974 Raissa Calza donò la biblioteca, l’archivio e gli estratti raccolti dal marito e incrementati dalla sua attivitĆ  alla Biblioteca della FacoltĆ  di lettere e filosofia di Siena che conserva infatti il fondo Raissa Calza.

Fonti:

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Un monumentale documentario di guerra
    La Colonna Antonina
    La descrizione dei bassorilievi della colonia Antonina incentrati sugli eventi bellici del triennio 172-175 d. C. condotti da Marco Aurelio contro Sarmati e Jagizi.
  • Villeggiature in Roma antica
    La descrizione dei luoghi di villeggiatura dei romani di un tempo, da quelli più eleganti e mondani, come Baia, a quelli ā€œdi campagnaā€, ā€œin villaā€ come Anzio e Literno, Miseno, Tuscolo e Pozzuoli, tutti ritrovi ambiti per personaggi come Scipione, Cicerone, Lucullo, Orazio.
 
autore:
Guido Calza
ordinamento:
Calza, Guido
elenco:
C