James Oliver CurwoodJames Oliver Curwood (1878 – 1927) fu contemporaneo del grande scrittore, statunitense anche lui, Jack London (1876 – 1916); ebbero in comune la passione per l’avventura e per il grande Nord delle Americhe ed anche, purtroppo, il destino di una breve vita. Curwood è stato uno degli scrittori di avventure più popolari d’America ed uno dei primi ambientalisti, quando ancora l’ecologia era un’idea tutt’altro che diffusa. Fu un profondo conoscitore della vita degli animali, delle foreste ed anche dell’animo delle popolazioni autoctone del grande Nord, che difese in tutte le occasioni. Possiamo solo immaginare che il grande amore per la natura e gli spazi incontaminati sia nato anche dalla lettura di Walden or Life in the Woods (Walden ovvero Vita nei boschi 1854) di Henry David Thoreau (1817 – 1862). Non ne abbiamo prove certe salvo il fatto che il saggio di Thoreau all’epoca ebbe una certa notorietà negli Stati Uniti.

Tutta la vita di Curwood sembra un romanzo. Qui ci atteniamo a quelli che possiamo ritenere dati certi e provati. James Oliver Curwood nacque ad Owosso nel 1878 in una famiglia di piccoli artigiani che, dopo la nascita di James, lasciò la città per occuparsi di agricoltura. I genitori erano James Morgan Curwood e Abigail Curwood; la famiglia era composta da quattro fratelli e lui era il minore. Owosso è un comune nel Michigan, situato su una penisola tra due laghi a poche miglia dal confine con il Canada, particolare di rilevante importanza per la futura vita di James. Egli trascorse i primi anni di vita all’aria aperta. I suoi studi furono piuttosto irregolari: frequentò la Central High School di Owosso fino a 16anni, quando fu espulso prima del diploma. Girò in bicicletta alcuni stati del Sud e a diciassette anni viaggiò in carrozza vendendo medicinali per conto di un’azienda farmaceutica. Si trasferì poi a Detroit, dove superò gli esami di ammissione all’Università del Michigan e seguì i corsi di giornalismo. Presto cominciò anche a scrivere novelle e racconti. Abbandonò gli studi universitari dopo due anni, e divenne reporter, tra il 1900 e il 1907, per la “Detroit News Tribune”.

Nel 1900 Curwood sposò Cora Leon Johnson. Insieme ebbero due figli, Carlotta e Viola. Il matrimonio però non durò e nel 1908 la coppia divorziò. Curwood si risposò con Ethel Greenwood, con la quale ebbe un figlio, James Jr..

Nel 1907, avendo raggiunto una certa fama come scrittore, fu assunto dal governo canadese per promuovere, con avvincenti resoconti di viaggio, il turismo nelle zone settentrionali più remote del Canada, intorno alla Baia di Hudson e al mitico Passaggio a Nord-Ovest, la rotta percorsa fin dalla fine del XV secolo da numerose spedizioni per scoprire la possibilità di un collegamento all’estremo Nord tra Occidente ed Oriente. Mai incarico fu assegnato a persona più adatta: Curwood era un profondo appassionato di quelle zone a due passi dall’Artide e per molti anni, pur avendo fissato la sua residenza nei pressi di Owosso sulle rive del fiume Shiawassee, continuò a viaggiare tra la Baia di Hudson, nello Yukon e in Alaska. Questi viaggi, oltre che di profondo piacere personale – la seconda moglie fu un’eccellente ed intrepida compagna di viaggio e sembra che la Baia di Hudson sia stata la meta della loro luna di miele –, furono di grande ispirazione per romanzi, racconti, saggi e per l’autobiografia The Glory of Living.

Lasciato il giornalismo, nel 1908 pubblicò il suo primo romanzo The Courage of Captain Plum. Il settimanale statunitense “Publishers Weekly” – fondato nel 1860 ed ancora oggi attivo, rivolto principalmente agli operatori del settore editoriale – definì i libri di Curwood sul grande Nord tra i migliori best sellers fino alla metà degli anni ’20 del ‘900. Secondo la stessa rivista uno dei libri di maggior successo, con più di 100.000 copie vendute negli USA, fu il suo romanzo The River’s End (1919). I libri più apprezzati dal grande pubblico erano quelli che, oltre ad avere una trama avventurosa ed essere ambientati nel cuore di una natura selvaggia, contenevano anche una storia romantica.

Dalle opere di Curwood sono stati tratti numerosissimi film tra gli anni dieci e gli anni cinquanta del ‘900. L’industria cinematografica statunitense era nata pochi anni prima ed era continuamente a caccia di soggetti e di storie che potessero attrarre il grande pubblico. Dopo un periodo di stasi, di oblio, fu poi il regista francese Jean-Jacques Annaud a riscoprire Curwood con il film L’orso (L’ours 1988), tratto dal romanzo The Grizzly King (1916). La prima proiezione americana del film si è tenuta a Owosso.

Curwood divenne molto ricco e, nel 1922, dopo un viaggio in Europa con la famiglia durante il quale ebbe occasione di visitare Roma, Venezia e la Francia con i suoi antichi castelli, decise di costruire un castello proprio nella sua città natale, nei pressi della casa della madre. Le forme sono quelle di un castello normanno del XVIII secolo, con una pianta irregolare, guglie, tetto in ardesia e pietre decorative sull’esterno scelte direttamente dallo scrittore; fu eretto presso un’ansa del fiume Shiawasse e e dal 1924 venne usato dallo scrittore come studio e luogo di rappresentanza per accogliere gli ospiti tra i quali numerosi produttori cinematografici. Curwood viveva con la famiglia sull’altra sponda del fiume. Nel testamento il castello fu donato alla città.

Colui che da giovane era stato un accanito cacciatore divenne nel corso degli anni un sostenitore della conservazione della natura e dell’ambiente. È scritto che la sua ‘conversione’ avvenne a seguito di un suo incontro ravvicinato con un grizzly che scelse di non ucciderlo. Questa esperienza è alla base del libro The Grizzly King. Nel 1927 divenne presidente del Game, Fish, and Wildlife Committee del Michigan Department of Conservation.

La figlia Carlotta Curwood Tate raccontò che, nel 1927, mentre era a pesca in Florida, il padre venne morso o punto attraverso gli spessi stivali da qualcosa che non fu possibile individuare. La ferita sviluppò una grave infezione e lo scrittore ne morì a Owosso all’età di 49 anni. Fu sepolto nel cimitero di Oak Hill.

Furono prodotti quasi 200 film basati o ispirati dalle storie narrate da Curwood e secondo la sua biografa Judith A. Eldridge (James Oliver Curwood : God’s Country and the Man. Bowling Green, OH, Bowling Green State University Popular Press, 1993) quando morì era l’autore più pagato al mondo. Nei suoi film recitarono attori del calibro di John Wayne e Noah Beery Jr.. Ci piace ricordare che in molti film tratti dai romanzi e dalle sceneggiature di Curwood ha recitato anche Rinty, in arte Rin Tin Tin (1918 –1932), un pastore tedesco nato in Francia, che era stato salvato sul campo di battaglia nella prima guerra mondiale da un soldato americano e che divenne una star internazionale del cinema. Alla sua morte le parti di cane furono assegnate a vari altri cani a lui apparentati: Rin Tin Tin jr, Rin Tin Tin III …

Curwood Castle è inserito nel National Register of Historic Places, è diventato un museo ed è aperto al pubblico. Allo scrittore è dedicato un festival letterario che si tiene annualmente nella sua città natale. Nel municipio di L’Anse Township nel Michigan una montagna e il parco pubblico portano il nome dello scrittore. Nel 1979 è stato istituito il James Oliver Curwood Literary Award of Shiawassee County per i migliori saggi scritti sui temi della conservazione della natura e dell’ecologia. L’Università del Michigan conserva numerosi documenti d’archivio relativi a Curwood.

Fonti:

Note biografiche a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi APS

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Fiore del Nord
    Romanzo
    Il romanzo è ambientato lungo le sponde del Churchill River, che sfocia nella Baia di Hudson. La vicenda, intricata avventurosa e misteriosa, racconta di un tentativo di sfruttamento del fiume ma descrive anche i paesaggi sconfinati, la natura selvaggia, le grandi solitudini.
 
autore:
James Oliver Curwood
ordinamento:
Curwood, James Oliver
elenco:
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