Titolo originale: Through the Looking-Glass and What Alice Found There.
Questa opera del 1871 riprende l’eroina di Alice’s Adventures in Wonderland in un ulteriore viaggio di fantasia. Numerose edizioni hanno posto i due libri in un unico cofanetto e hanno in comune i famosi disegni di Sir John Tenniel, che probabilmente faranno parte di uno dei primi testi illustrati rilasciati dal progetto Gutenberg. In questo libro Alice, sempre curiosa e coraggiosa, attraversa uno specchio per diventare una pedina in un assurdo giuoco di scacchi e incontra nuovi personaggi come Tweedledee e Tweedledum.
Dall’incipit del libro:
Una cosa era certa: che il micino bianco non c’entrava affatto: la colpa era tutta del nero. Durante l’ultimo quarto d’ora Dina, la gatta madre, aveva lavata la faccia al micino bianco (operazione che il micino dopo tutto, aveva sopportato con dignità ); era quindi chiaro che esso non aveva potuto aver parte nel misfatto.
Il modo come Dina lavava la faccia ai figli era questo: prima teneva il poverino per l’orecchio con una zampa, e poi con l’altra gli stropicciava tutto quanto il muso, contro pelo, principiando dal naso; e proprio poco prima, come ho detto, era stata occupatissima col micino bianco, che se ne stava tranquillo e calmo tentando di far le fusa, certo col sentimento che tutto si faceva per il suo bene.



