Si come d'intorno all'aggiunte fatte dal medesimo Galileo, nella seconda impressione

Il testo è presente in formato immagine sul sito della Biblioteca digitale del Museo Galileo (https://bibdig.museogalileo.it/Teca/Viewer?an=367701).

È stato trascritto fedelmente il testo originale, compresi i refusi di stampa, ed è stata mantenuta la grafia originale, senza modernizzazioni. L’unico intervento ha riguardato le abbreviazioni antiche o “tituli” che sono state sciolte nella loro forma estesa (es. che o chi per c; contradizioni per cōtradizioni, ecc).
Il medesimo testo, modernizzato, è presente nel volume quarto dell’edizione nazionale delle Opere di Galileo, pubblicato su https://liberliber.it/.

Note a cura di Claudio Paganelli

Dall’incipit del libro:

Perche le cose nuoue fanno i lor ritrouatori di sí gloriosa memoria, che sono, io non diro ammirati solamente, ma reputati come Dei; di quî è, che, essendo a pochissimi conceduto questo particolar talento, molti bramosi di correr cotale arringo, per la mala ageuolezza dell’impresa, non conseguiscono il desiderato fine d’intorno al vero. Nondimeno biasimeuoli non sono, e giouamento non piccolo n’apportano. Ma che si trouino intelletti, che a somiglianza di costoro sperino far nuoue apparir le medesime cose, di gia tralasciate per la falsita loro in derision degli stessi inuentori; e che voglino, oggi, che risplende si bel giorno di verità, far buio altrui con le tenebre dell’intelletto loro, stimando che Ecuba Elena rassembri, e che Alcina piaccia a Ruggiero; che lode acquistarne, e che giouamento arrecar possono a gli amatori di sapienza? Vorranno costoro, contro i primi scrittori del mondo, del pari giostrar, senza sapere di che tempra sien l’armi degli auuersari, e senza hauer’arrotate le sue? Chi mai ha sciolto le loro inuitte ragioni? Chi n’hà ritrouate delle nuoue per seppellir le vecchie? Ben disse Teofrasto, che la falsita si muor giouane, ma la verità viue di vita immortale.

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titolo:
Discorso apologetico di Lodouico Delle Colombe, d'intorno al Discorso di Galileo Galilei, circa le cose, che stanno su l'acqua, o che in quella si muouono
sottotitolo:
Si come d'intorno all'aggiunte fatte dal medesimo Galileo, nella seconda impressione
titolo per ordinamento:
Discorso apologetico di Lodouico Delle Colombe, d'intorno al Discorso di Galileo Galilei, circa le cose, che stanno su l'acqua, o che in quella si muouono
descrizione breve:
Contrario all'idrostatica archimedea recuperata da Galileo, nel suo Discorso apologetico, del 1612, sostenne che il galleggiare o l'affondare dei corpi dipendesse dalla loro forma.
autore:
opera di riferimento:
Discorso apologetico di Lodouico Delle Colombe, d'intorno al Discorso di Galileo Galilei, circa le cose, che stanno su l'acqua, o che in quella si muouono; si come d'intorno all'aggiunte fatte dal medesimo Galileo, nella seconda impressione - In Firenze : appresso il Pignoni, 1612 - 60, [4] p. ; 4°
licenza:

data pubblicazione:
25 settembre 2018
opera elenco:
D
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
SCIENZA / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it