Dall’incipit del libro:
Benedetti ragazzi! Il teatro dei burattini ora non bastava più: volevano un teatrino per recitar loro, in persona; e avevano già scelto il locale, quello stanzone a pian terreno, specie di magazzino che il babbo affittava, in tempo di fiera, a negozianti di tessuti e che restava chiuso la maggior parte dell’anno, ingombro soltanto di legname vecchio e di una botte inutile.
L’anno avanti la venuta d’un burattinaio aveva messo sossopra la casa dell’avvocato Marsili, babbo compiacentissimo quanto altro mai. I suoi cinque ragazzi, il maggiore dei quali aveva quindici anni ed era intanto più fanciullone degli altri, non gli avevano dato pace finchè non avevano ottenuto il permesso di comprare, coi denari delle loro strenne, un bel teatrino per burattini.


