Si ringraziano l’Autrice e la Casa Editrice Edizioni Confronto (Fondi) per aver concesso l’autorizzazione alla pubblicazione.
Dall’incipit del libro:
Ti lascio nel fieno infinito della valle
tra i fiumi che l’asfalto esala della pioggia
recente, in questo giorno ch’è festivo
e negli sciami d’azzurra gioventù
fissa lo sgarbo sottile degli amanti.
Ti lascio i nidi pigolanti, la stagione
che muta e non pare afflitta
da ciò che muore e nuova vita appronta.
Me ne vado, col mio fardello smisurato,
che decresce e stupisce nel farsi leggero,
mentre lieve diventi, per essere in me
in un luogo che non è memoria
ma viva essenza e penitenza viva.
Mi conduci e ti porto in chiusa danza.
Ed è la vita un improvviso andare
di farfalle verso metamorfosi infinite.
Noi leggere per obliquo vento
col solo peso ignaro di parole.


