Dall’incipit del libro:
La sera del 1° febbraio 1893 in un vagone di 1a classe nel tratto della ferrovia Termini-Palermo – e precisamente nei tratto Termini-Trabia-Altavilla – venne barbaramente assassinato il commendatore Notabartolo.
Le eccezionali qualità morali dell’uomo – era notissima la sua rettitudine – la sua posizione sociale, le cariche elevate ch’egli aveva occupato; tutto contribuì a far sí che il doloroso avvenimento destasse una profonda impressione nel paese.
Nell’intera Italia e specialmente in Sicilia si levò un grido d’indignazione, che ebbe anche la sua eco in Parlamento con alcune interrogazioni rivolte (dall’on. Di Trabia e da me) al Presidente del Consiglio e ministro dell’Interno del tempo: l’on. Giolitti.


