Dall’incipit del libro:
Quantità di calore e temperatura. — Avvicinando un corpo a una fiamma noi constatiamo che esso si riscalda: la fiamma può essere considerata come una sorgente di calore, capace di comunicarlo ai corpi che tocca. Avvicinando un corpo a un blocco di ghiaccio, il corpo si raffredda; si potrebbe ancora considerare il blocco di ghiaccio come una sorgente di freddo, capace di comunicarlo ai corpi con cui viene in contatto. E poichè un corpo può essere prima riscaldato con una fiamma, e riportato poi alle sue condizioni normali per un breve contatto col ghiaccio, possiamo ritenere che la comunicazione di calore a un corpo può essere compensata col comunicargli freddo, come se quest’operazione equivalesse a una sottrazione di calore. Sarà perciò molto più semplice ritenere che i corpi, nelle condizioni ordinarie, hanno una certa provvista di calore, la quale può essere accresciuta o diminuita; corrispondentemente essi si riscaldano o si raffreddano.


