Intorno alla sua opera ed alla sua vita

Nel 1916 Einstein aveva pubblicato la sua versione “gemeinverständlich” (in italiano “esposizione divulgativa” tradotta da Virginia Geymonat dopo la “storica” traduzione del 1921 ad opera dell’ing. Giuseppe Luigi Calisse e con introduzione di Tullio Levi-Civita) della teoria della relatività speciale e generale. In questo modo Einstein si collocava stabilmente tra gli illustri scienziati che non si rifiutano alla curiosità e, al contrario, trovano piena giustificazione alla “natura filosofica” di questa. In questa direzione possiamo quindi collocare Einstein tra i rappresentanti recenti di una tradizione che partendo da Galileo e Newton, e, attraverso Maxwell, Helmoltz e infine Schrödinger, Born, è stata capace di cogliere l’opportunità della divulgazione come occasione di riflessione per lo scienziato stesso, di affinamento del metodo. Scrisse Einstein:

«Il fisico non può semplicemente lasciare al filosofo la considerazione critica dei fondamenti teorici; è lui infatti che sa meglio e sente più nettamente dov’è che la scarpa fa male.»

È nella necessità di farsi capire che il fisico trova lo strumento per analizzare la natura alla luce di un raffinamento del “pensiero comune”. Tutto questo sfuggendo agli sguardi sospettosi degli “intransigenti” che diffidano della divulgazione scientifica. Quante volte abbiamo sentito dire da questi intransigenti che ci saranno al mondo non più di dieci persone che hanno capito la relatività. È probabilmente vero, ma perché rinunciare a priori a qualche tentativo non banale di provare a ridurre sotto controllo come altre produzioni dell’ingegno umano anche i concetti più complessi, gettando un ponte tra quello che è solidamente matematico e il tentativo epistemologico di aprirsi una strada che possa interpretare il contenuto di pensiero della scienza? È questo il tentativo, molto schematico e a volte superficiale, certamente che prova a realizzare Rafaele Contu in questo breve testo che raccoglie alcuni articoli pubblicati nel 1921 sul periodico “La Scienza per tutti” e raccolti l’anno successivo in un volumetto.

Il primo articolo prende le mosse da un concorso bandito nel 1920 per esporre in non più di 3000 parole e in maniera semplice le teorie einsteiniane. Vinse Lyndon Bolton e Contu ripercorre l’esposizione di questo divulgatore che non ha per altro lasciato segni indelebili nella storia delle idee.

In un altro articolo Contu prende le mosse da un saggio di L. P. Eisenhart pubblicato sempre nel 1921 da “Scientific American Monthly”. Contu conosceva già numerose opere divulgative sull’argomento e infatti cita gli scritti di Eddington dei quale pochi anni dopo proporrà al pubblico italiano la traduzione (https://liberliber.it/autori/autori-e/arthur-stanley-eddington/luci-dallinfinito/). Da rimarcare anche una certa efficacia con la quale Contu cerca di introdurre alcuni concetti cardine – indispensabili per entrare in sintonia con una qualche esposizione della teoria della relatività – della cosiddetta geometria non euclidea (https://liberliber.it/autori/autori-b/roberto-bonola/la-geometria-non-euclidea/). Contu è attento anche ai riferimenti provenienti dai contemporanei e dai precursori. Da ricordare tra questi certamente H. A. Lorentz per il quale rimando alla bella traduzione di Timpanaro di Considerazioni elementari sul principio di relatività (https://liberliber.it/autori/autori-l/hendrik-antoon-lorentz/considerazioni-elementari-sul-principio-di-relativita/).

Per affrontare i temi della teoria della relatività in maniera “divulgativa”, sempre in questa biblioteca Manuzio, si può utilmente leggere, tra gli altri, Per intendere le teorie di Einstein di Egisto Roggero (https://liberliber.it/autori/autori-r/egisto-roggero/per-intendere-le-teorie-di-einstein/), Spazio e tempo secondo le vedute di A. Einstein di Enrico Castelnuovo (https://liberliber.it/autori/autori-c/guido-castelnuovo/spazio-e-tempo-secondo-le-vedute-di-a-einstein/), La teoria della relatività di Giuseppe Gianfranceschi (https://liberliber.it/autori/autori-g/giuseppe-gianfranceschi/la-teoria-della-relativita/).

Nel primo capitolo di The Structure of Scientific Revolution, Thomas S. Kuhn afferma:

«Se la scienza è la costellazione di fatti, teorie e metodi raccolti nei manuali correnti, allora gli scienziati sono uomini che, con maggiore o minor successo, si sono sforzati di contribuire con uno o con un altro elemento a quella particolare costellazione. Lo sviluppo scientifico diventa così il processo frammentario, nel corso del quale questi elementi sono stati aggiunti, singolarmente o a gruppi, al deposito sempre crescente che costituisce la tecnica e la conoscenza scientifica. E la storia della scienza diventa la disciplina che fa la cronaca sia di questi incrementi successivi, sia degli ostacoli che hanno reso difficile la loro accumulazione. Allo storico che si occupa dello sviluppo scientifico sembrano quindi presentarsi due compiti principali. Da un lato, egli deve determinare da parte di chi ed in quale momento ciascun fatto, legge o teoria della scienza contemporanea fu scoperto o inventato. Dall’altro lato, deve descrivere e spiegare la congerie di errori, miti e superstizioni che hanno ostacolato un più rapido accumularsi degli elementi costitutivi dei testi scientifici moderni. Molte ricerche sono state dirette verso questi scopi, ed alcune lo sono tuttora.»

Senza particolari pretese Rafaele Contu porta in questo contesto la sua piccola pietra.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del saggio:

Scientific American è il titolo di una rivista settimanale di informazioni pratiche su la scienza e le industrie, che si pubblica a New York sin dal 1845. È sul tipo della nostra Scienza per Tutti e si occupa di frequente della Teoria della relatività, con pubblicazioni di articoli, di saggi e di frammenti di volumi, trattanti della Teoria stessa, dovuti ad ottimi scrittori.
Il fascicolo del 5 febbraio 1921 contiene un articolo di L. Bolton, di Londra, articolo che ha vinto il concorso bandito dalla rivista in parola, nel marzo 1920, inteso ad ottenere un saggio di non più di 3000 parole inglesi, che svolgesse, in modo semplice, le teorie dell’illustre fisico.

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titolo:
Einstein
sottotitolo:
Intorno alla sua opera ed alla sua vita
titolo per ordinamento:
Einstein
descrizione breve:
Il breve saggio di Contu si propone di ‘divulgare’ il contenuto di pensiero della scienza, anche nella considerazione che questa operazione possa essere occasione di riflessione per lo scienziato stesso. Oggetto del suo tentativo è l’opera di Einstein.
autore:
opera di riferimento:
Einstein : intorno alla sua opera ed alla sua vita / Rafaele Contu. - Milano : Sonzogno, [1922]. - 23 p. : ritr. ; 18 cm. - Estratti dalla ’Scienza per tutti’ ; 4.
licenza:

data pubblicazione:
14 marzo 2024
opera elenco:
E
soggetto BISAC:
SCIENZA / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Virginia Vinci
impaginazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it