Si ringrazia la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia (http://panizzi.comune.re.it/) per aver gentilmente concesso la riproduzione digitale dell’opera.
Dall’incipit del libro:
È evidentissimo che i fiori del maggior numero delle piante, sono costruiti in modo da essere, o abitualmente o accidentalmente fecondati per incrocio, col mezzo del polline d’un altro fiore posto, o sulla stessa pianta, o più generalmente, come vedremo in seguito, su una pianta diversa. Talvolta la fecondazione incrociata è assicurata dalla separazione dei sessi; il più delle volte essa lo è perchè la maturità del polline e dello stigma non avviene contemporaneamente. — Tali piante si chiamano dicogame, e furono divise in due sotto-classi: le proterandre, nelle quali il polline matura prima dello stigma, e le protenogine, nelle quali avviene il contrario; — quest’ultima specie di dicogamia è, del resto, di gran lunga meno comune dell’altra.


