I Préludes (“Preludi”) sono due raccolte per pianoforte composte da Claude Debussy fra il 1909 e il 1913. Le raccolte (chiamate solitamente Premier livre e Deuxième livre) contengono ciascuna 12 brani di tonalità ed ispirazioni differenti.
Il titolo è un evidente riferimento ai 24 brani dell’opera omonima di Fryderyk Chopin, il quale si era a sua volta ispirato ai 48 preludi del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach. In questi autori il numero 12 (o multiplo) si lega alle diverse tonalità in successione, cosa che non è presente nel lavoro di Debussy. La sua opera si distacca infatti da questi modelli per l’assenza di un ordine programmatico nella scelta della tonalità dei pezzi e più in generale per una maggiore libertà formale. I Préludes di Debussy non si possono infatti considerare “preludi” in senso classico e rifuggono da qualsiasi forma codificata. In molti casi, raggiungono una notevole complessità strutturale e richiedono all’esecutore un’estrema padronanza della tecnica pianistica.
Come in altre opere dello stesso compositore (ad esempio Estampes o Images), l’ispirazione naturalistica è a tratti molto evidente, quasi al limite dell’onomatopea. Debussy tentò di sfuggire alla qualifica di “musicista a programma” scrivendo i titoli alla fine di ogni pezzo, anziché all’inizio, per non influenzare in alcun modo l’interpretazione attraverso suggestioni extra-musicali. L’espediente si rivelò piuttosto inutile: oggi è comune riferirsi ai vari brani usando il titolo, piuttosto che il numero d’ordine all’interno della raccolta.
Il secondo libro dei Préludes fu composto, con una lunga elaborazione, fra il 1911 e il 1912. L’opera non venne eseguita integralmente, come del resto nemmeno il primo libro; il 5 aprile 1913 alla Société Nationale de Musique vennero eseguiti il 4º, 7º e il 12º preludio, mentre il 10º fu suonato la prima volta il 19 giugno; tutti gli altri erano stati già eseguiti insieme il 1º marzo. Il lavoro fu consegnato nell’aprile 1913 all’editore Durand per la pubblicazione. È un lavoro più complesso e meno immediato del precedente, e risente di suggestioni esotiche. Come aveva già fatto in Images anche qui Debussy scrive i suoi brani, per lo meno parzialmente, su tre pentagrammi anziché su due, per enfatizzare la ripartizione delle voci nei differenti registri, sottolineandone spesso una principale che presenta abbellimenti eseguiti prima da una mano e poi dall’altra.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Préludes_(Debussy)
lista di esecuzione:
formato MP3
- Brouillards
- Feuilles mortes
- La puerta del Vino
- "Les fées sont d'exquises danseuses"
- Bruyères
- "General Lavine" -eccentric-
- La terrasse des audiences du clair de lune
- Ondine
- Hommage à S. Pickwick Esq. P.P.M.P.C.
- Canope
- Les tierces alternées
- Feux d'artifice
formato FLAC
- Brouillards
- Feuilles mortes
- La puerta del Vino
- "Les fées sont d'exquises danseuses"
- Bruyères
- "General Lavine" -eccentric-
- La terrasse des audiences du clair de lune
- Ondine
- Hommage à S. Pickwick Esq. P.P.M.P.C.
- Canope
- Les tierces alternées
- Feux d'artifice