Dall’incipit del libro:
SCENA I.
AGAMENNONE, ULISSE, CALCANTE
AGAMENNONE
Steso l’oscuro vel la notte appena
Ha sulla terra, e già nel campo Acheo
Regna silenzio! Immersi tutti forse
Sono costor nel sonno, o sono intenti
A macchinar nuovi pretesti a risse?
ULISSE
Hanno le risse lor, nobil sorgente
Dall’esser prodi troppo. Ardor cotanto
Frenar, chi ’l puote? Inerte, mal comporta
Starsi nel campo il Greco, e all’irrequieto
Suo marziale valor, trova, in contese,
Pascol perenne: ma se fia, che alfine
Ei, de’ Dardani a fronte giunga, allora,
Qualunque altro pensier posto in oblio,
Ove feroce più sarà dell’armi
Nemiche il minacciar, co’ suoi compagni,
Ed unito, e concorde, ardite imprese
Degne d’eroi, fia che compisca. All’aura
Or spetta solo il porre ai danni nostri
Benigno un fine. Ove propizia spiri…


