Dall’incipit del libro:
La principessa di Roccasciano, sprofondata nella grande poltrona di velluto rosso, con uno scialle avvolto sul petto scarno e una coperta sulle gambe, dopo aver rimescolate lentamente le carte, posò sul tavolo dal tappeto verde il mazzo perchè il cavaliere Fornari lo tagliasse, e ricominciò la solita piccola partita con un’esclamazione di profonda sfiducia.
— È inutile, non ho fortuna!
— Voi siete incontentabile, zia! — rispose il cavaliere, annusando la presa che teneva ancora fra le dita.
— Se non ne azzecco neppur una!… Se perdo da una settimana!… Che ne dici di questo tabacco?
Il cavaliere sospirò fortemente, socchiudendo gli occhi, con una contrazione dei muscoli del viso che finì in uno sternuto:
— Ec…cellente!… In coscienza, però, voi non potete lamentarvi; l’altr’ieri m’avete vuotate le tasche!
— Una volta non fa legge!
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