Dall’incipit del libro:
Scena prima
Reina
Se pur è alcun, che nel volubil giro
de le cose mortali
cerchi come si caggia o si ruine
da nubi di fortuna alte e felici
a dolorosi abissi
di sorti in felicissime, meschine,
senta me che ragiono e me rimiri.
Rimiri me, che già reina adorna
di due chiare corone e di duo scettri,
che resser ad un tempo e franchi e scoti,
figlia di re, moglie di re possente,
discesa per lungo ordine da regi,
e di re madre ancora,
or chiusa in mura anguste, or prigioniera,
legata a l’altrui forza, a l’altrui voglia,
priva, non dirò già di maestade
o d’impero real, ché di ciò ‘l nome
a pena mi rimembra,
misera, ma priva anco
di quel che dà natura aere sereno,
a nodrir quanto ha vita,
passo le notti e i dì fra i rischi e i danni
e di morte e di vita.


