Dall’incipit del libro:
L’anno passato ci siamo occupati di Alessandro Manzoni. Prima di dare un passo innanzi, sentiamo il bisogno di raccoglierci un poco, e presentare i lineamenti generali di quell’esame, affinché anche i giovani venuti ora possano seguire i nostri studi.
Non voglio giá rifare la storia interna del Manzoni, e neppure ripercorrere le pagine su cui abbiamo veduto i movimenti di quella storia. Voglio solo darvi i lineamenti essenziali dell’artista, o, se vi piace meglio, tirare le conseguenze del corso compiuto l’anno passato.
Che cosa è Alessandro Manzoni? Potrei rispondere con parola affermativa e dire: è il romanticismo. E allora seguirei coloro che cosí lo battezzarono pel passato, ed anch’io parteciperei alle discussioni fatte intorno a quella parola. Voglio rappresentarvelo in una forma negativa, per uscire da questioni che non hanno piú oggetto, sono ormai reminiscenza storica: Manzoni è l’opposizione prima e piú recisa in Italia contro il classicismo.
Ogni forma letteraria nasce con un’atmosfera intorno a sé, la quale, quando emana da lei, quando è da lei raggiata al di fuori, si chiama atmosfera naturale a quella forma. Ma c’è un’altra atmosfera artificiale e convenzionale, che viene dall’ambiente in cui essa forma nasce, dalle opinioni che corrono, dai pregiudizi del secolo, dalle passioni dell’uomo che la maneggia; densa atmosfera che rimane estrinseca alla forma stessa, e spesso la ottenebra e guasta.




