Forse che sì, forse che no è un romanzo di Gabriele D’Annunzio pubblicato nel 1910. La stesura del romanzo era iniziata con qualche difficoltà già l’anno prima, ma il lavoro non pareva decollare.
D’Annunzio scelse come titolo del romanzo un celebre motto presente nel soffitto ligneo a labirinto del Palazzo Ducale di Mantova, di cui restò affascinato durante una sua visita del 1907.
Vedi anche l’articolo “Copyright: sempre peggio“.
Note tratte e rielaborate da Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Forse_che_sì…
Dall’incipit del libro:
– Forse – rispondeva la donna, quasi protendendo il sorriso contro il vento eroico della rapidità, nel battito del suo gran velo ora grigio ora argentino come i salici della pianura fuggente.
– Non forse. Bisogna che sia, bisogna che sia! È orribile quel che fate, Isabella: non ha alcuna scusa, alcuna discolpa. È una crudeltà quasi brutale, un’offesa atroce al corpo e all’anima, un disconoscimento inumano dell’amore e d’ogni bellezza e d’ogni gentilezza dell’amore, Isabella. Che volete voi fare di me? Volete rendermi ancor più disperato e più folle?



