Epoca di composizione: 1837
Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Carlo, 29 ottobre 1837
Roberto Devereux è un’opera in tre atti su libretto di Salvadore Cammarano, tratto dalla tragedia di Jacques-François Ancelot Elisabeth d’Angleterre.
Con Anna Bolena e Maria Stuarda, fa parte del cosiddetto “Ciclo delle regine Tudor” di Donizetti. La vicenda si ispira ai rapporti tra Robert Devereux, II conte d’Essex con la regina Elisabetta I d’Inghilterra, pur con evidenti licenze (ad esempio, l’abdicazione finale di Elisabetta, mai avvenuta nella realtà).
Donizetti tardò la composizione dell’opera a causa della morte della moglie e del terzo figlio. L’opera, che doveva debuttare a settembre, fu sottoposta a censura e il debutto al San Carlo fu rinviato di un mese. Finalmente l’opera andò in scena il 29 ottobre 1837, ottenendo un grande successo, tale da farla rimanere tuttora nel repertorio donizettiano.
lista di esecuzione:
formato MP3
- Sinfonia
- ATTO I
- Geme! ... pallor funereo
- La regina... Duchessa...
- L’amor suo mi fe’ beata
- Ah! Ritorna qual ti spero
- Donna reale, a’ piedi tuoi...
- Un tenero core mi rese felice
- Un lampo, un lampo orribile
- Roberto!... Che?...
- Forse in quel cor sensibile
- Qui ribelle ognun ti chiama
- Tutto è silenzio... Nel mio cor soltanto
- Da che tornasti, ahi misera!
- Quest’addio, fatale, estremo
- ATTO II
- L’ore trascorrono, surse l’aurora
- Ebben? ... Del reo le sorti
- Non venni mai sì mesto
- Su lui non piombi il fulmine
- Ecco l’indegno!
- Alma infida, ingrato core
- Scellerato!... Malvagio! E chiudevi
- Va, la morte sul capo ti pende
- ATTO III
- Né riede il mio consorte!... Oh, ciel, che seppi!...
- Nol sai, che un nume vindice
- All’ambascia ond’io mi struggo
- Ed ancor la tremenda porta non si dischiude?
- Come uno spirto angelico
- Odo un suon per l’aura cieca...
- E Sara in questi orribili momenti
- Vivi, ingrato, a lei d’accanto
- Che m’apporti?
- Quel sangue versato al cielo s’innalza
formato FLAC
- Sinfonia
- ATTO I
- Geme! ... pallor funereo
- La regina... Duchessa...
- L’amor suo mi fe’ beata
- Ah! Ritorna qual ti spero
- Donna reale, a’ piedi tuoi...
- Un tenero core mi rese felice
- Un lampo, un lampo orribile
- Roberto!... Che?...
- Forse in quel cor sensibile
- Qui ribelle ognun ti chiama
- Tutto è silenzio... Nel mio cor soltanto
- Da che tornasti, ahi misera!
- Quest’addio, fatale, estremo
- ATTO II
- L’ore trascorrono, surse l’aurora
- Ebben? ... Del reo le sorti
- Non venni mai sì mesto
- Su lui non piombi il fulmine
- Ecco l’indegno!
- Alma infida, ingrato core
- Scellerato!... Malvagio! E chiudevi
- Va, la morte sul capo ti pende
- ATTO III
- Né riede il mio consorte!... Oh, ciel, che seppi!...
- Nol sai, che un nume vindice
- All’ambascia ond’io mi struggo
- Ed ancor la tremenda porta non si dischiude?
- Come uno spirto angelico
- Odo un suon per l’aura cieca...
- E Sara in questi orribili momenti
- Vivi, ingrato, a lei d’accanto
- Che m’apporti?
- Quel sangue versato al cielo s’innalza