Romanzo

In borgo Santa Lucia, a Vicenza, il vecchio dottor Luigi Lusera era da tutti conosciuto e apprezzato, anche se un po’ eccentrico. Il figlio Giovanni soprannominato “Giovannino Affari”, era invece conosciuto per le sue pazze imprese industriali e commerciali nelle quali aveva dato fondo non solo ai propri quattrini, soprattutto dopo la morte del padre, ma anche a quelli di molti ingenui che s’erano lasciati incantare dalla sua parola; lo salva dalla rovina il matrimonio della figlia primogenita Silvia, che però non è matrimonio d’amore… e le complicazioni sentimentali e familiari sono innumerevoli prima di poter provare a “ricostruire la vita”.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Tutti, in borgo Santa Lucia, conoscevano vita e miracoli della famiglia Lusera, e anche in città il nome era noto, noto per il vecchio dottor Luigi Lusera, uomo un po’ eccentrico ma probo, e per il figlio suo Giovanni soprannominato «Giovannino Affari», un omone senza testa che aveva fatto molto parlar di sè, soprattutto dopo la morte del padre, per le sue pazze imprese industriali e commerciali nelle quali aveva dato fondo, non solo ai propri quattrini, ma anche a quelli di molti creduloni che s’erano lasciati incantare dalla sua parola facile e sonora. Giovanni Lusera era tutt’altro che un cattivo uomo, ma non aveva proprio testa e credeva invece che in tutta Vicenza e provincia non vi fosse una testa come la sua per ideare e organizzare affari da diventare milionari dalla mattina alla sera. Egli credeva che la sua maggior disgrazia fosse quella di esser nato in una morta città di provincia, dove nessuno sapeva vedere oltre la punta del proprio naso. Negli affari ci voleva fantasia, colpo d’occhio e… fortuna. Fantasia ne aveva avuta fin troppa, il suo colpo d’occhio era infallibile e i milioni li avrebbe fatti, anche a Vicenza, se avesse avuto soltanto un po’ di fortuna. Ma fortuna non ne aveva mai avuto; e quasi cinquant’anni si trovava pieno di «impegni» – detestava la parola «debiti» e non l’adoperava mai – e alcuni di questi impegni, nel tempo in cui comincia il nostro racconto, erano urgenti. Aveva una fine di mese gravosissima: tredicimila lire di cambiali, quattromila col Diodato, il salumiere in borgo, due col suo amico d’infanzia, l’avvocato Ronda e le rimanenti tremila in ben nove diverse cambiali di vecchi debiti che trascinava da anni in attesa di far fortuna.

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titolo:
Ricostruire la vita
sottotitolo:
Romanzo
titolo per ordinamento:
Ricostruire la vita
autore:
opera di riferimento:
Ricostruire la vita : romanzo / Gian Dauli. - Milano : Edital, stampa 1945. - 351 p. ; 18 cm.
licenza:

data pubblicazione:
15 novembre 2016
opera elenco:
R
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it