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Dall’incipit del libro:
Albumazar astrologo, Ronca, Arpione, Gramigna furbi.
Albumazar. O miei cari compagni e commilitoni Ronca, Arpione e Gramigna, che in questo nobilissimo essercizio della busca, cioè far suo quel che è d’altri, cosí egregiamente e cosí valorosamente vi sète portati meco–tu, Ronca, roncheggiando; tu, Arpione, arpizzando; e tu, Gramigna, stendendo le tue radici per tutto e gramignando quanto afferri;–e come novi Soloni–che il giorno attendeva alle cose publiche e la notte scriveva le leggi d’Atene–voi virtuosamente spendendo l’ore, il giorno insidiando alle borse e falsando monete, scritture, processi e polize al banco, e la notte dando la caccia alle cappe e a’ ferraioli, facendo sentinelle per le strade per dare assalti alle porte de’ palazzi e batterie alle botteghe–che sono le nostre sette arti liberali:–come uomini di sottilissimo ingegno e valorosissimi guerrieri sempre sète tornati a casa trionfanti e carichi di spoglie ostili e di trofei de nemici, e ne avete conseguiti grandissimi onori.


