Dall’incipit del libro:

Nell’ Extrait des Variétés curieuses et amusantes si legge che: «une Demoiselle Bretonne fut aimèe par un gentilhomme de son pays qui n’ètoit pa s riche. La mere pour détourner cette inclination naissante, prètexta un procès qui l’obl igeoit d’aller à Paris; et emmena sa fille avec ell e. Mais comme elle s’apperçut que l’absence n’avoit po int èteint les amours de nos deux jeunes gens etc.». Su d’un tale principio istorico è disegnato il piano di questa rappresentazione, accresciuto d’episodi, e inviluppato d’accidenti a seconda dell ’immaginazione poetica, e in seguito di quella immemorabile facoltà, che largamente concedesi agli scrittori teatrali. Il sogno di Trifour realizzato nell’apparizione dell’anima di Luisa sp aventerà forse gli spiriti deboli, e forse farà ridere gli spiriti forti, ma i nteresserà certamente le anime oneste e sensibili. Ecco per qual classe io scrivo. Se i critici condanneran no l’introduzione d’un’ombra sopra il teatro, farò che loro risponda, non solo il padre della scena in glese, ma il principe dei tragici di Francia, l’immortale autore di Semiramide. 

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titolo:
Luisa e Trifour
titolo per ordinamento:
Luisa e Trifour
autore:
opera di riferimento:
"Il teatro Italiano"
volume IV, La commedia del Settecento,
tomo secondo,
Einaudi editore,
Torino, 1988
cura:
Roberta Turchi
licenza:

data pubblicazione:
15 febbraio 2003
opera elenco:
L
ISBN opera di riferimento:
88-06-11392-5
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Stefania Ronci, stefaniaronci@libero.it
revisione:
Vittorio Bertolini, vittoriobertolini@inwind.it