Giuseppe De Lama nacque a Colorno (Parma) il dì 15 luglio 1757; fu il quarto di sei figli d’un’aristocratica famiglia spagnola, trasferitasi in Italia. Morì a Parma il 7 gennaio 1833. Cominciò i suoi studi presso il Collegio Lalatta a Parma ma, dopo la morte del padre, si spostò a Reggio Emilia dove li terminò laureandosi in ingegneria. Successivamente frequentò a Parma l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Giuseppe Baldrighi (1722-1803), importante pittore dell’epoca che in seguito incontrò durante il suo soggiorno a Parigi. Nel 1778 De Lama vinse un premio presso la stessa Accademia.
Volendo perfezionare la sua tecnica, si trasferì a Parigi per tre anni e lì conobbe l’incisore Pietro Martini (1738-1797) che divenne suo amico. In quel periodo affinò la tecnica di incisore che gli valse l’incarico, da parte di Emmanuel de Rohan, di raffigurare i Gran Maestri dell’Ordine di Malta, di cui egli faceva parte. Fu anche segretario dei Ministri del Regno di Parma, residenti in Francia, con i quali consolidò un rapporto d’amicizia: in particolare con il conte d’Argental, il conte De Pusigneux e il Ministro De Virieu.
Nel 1793 De Lama fu richiamato da Parigi ma non potendo rientrare direttamente a Parma – forse per motivi politici legati alla sua presenza in Francia all’atto della Rivoluzione –, si stabilì in principio presso il suo amico il Marchese Agostino Sangervasi, nobile bresciano.
Nel 1797, suo fratello Antonio, più giovane di due anni, essendo procuratore Fiscale del Ducato, dopo averlo ospitato per qualche tempo, riuscì a farlo rientrare a Parma. Da quell’anno, per quasi un ventennio, De Lama ricoprì alcuni incarichi di prestigio; dopodiché, non ricevendo più altri incarichi ufficiali, riprese la vita privata dedicandosi alla sua attività di letterato.
Da allora la sua attività come scrittore divenne più attiva; conobbe Giovanni Battista Bodoni (1740-1813) e diventò uno dei suoi più stretti amici, tanto da eleggerlo ad abituale frequentatore della sua abitazione, nella quale poté rincontrare i ‘vecchi’ amici, che in passato era abituato a onorare con sonetti.
L’intesa con Bodoni si trasformò in una stretta collaborazione tanto da diventare uno tra i suoi principali collaboratori e traduttore dal francese. L’amicizia che li legò fu tale che, alla morte di Bodoni, una lettera in pergamena scritta di pugno di De Lama fu inserita in un tubo di piombo e posta all’interno dell’urna funeraria al momento delle sue esequie.
L’opera più importante dello scrittore è indubbiamente la Vita del cavalier Giambattista Bodoni tipografo italiano e catalogo delle sue edizioni, stampata a Parma nel 1816, a cura della vedova del grande tipografo.
Altre opere (per quanto desunto dagli OPAC ufficiali):
- Memorie de’ gran maestri del sacro militar ordine gerosolimitano di Paolo Maria Paciaudi. Parma, 1780. 3 volumi nei quali De Lama appare come disegnatore.
- I piaceri della villa versi sciolti composti nel casino di San Polo nel mese di giugno 1794, e che consacra al nobile uomo bresciano il signor Agostino Sangervasi l’amico suo intrinseco Giuseppe De Lama. Brescia, 1795.
- Alcuni sonetti dedicati alla moglie del suo amico bresciano, che lo ospitò quando ancora non poteva rientrare a Parma, la Marchesa del Pozzo Sangervasi. A questi seguì, pochi anni dopo in memoria della stessa, in seguito alla sua scomparsa, l’Eloge d’une femme bienfisante, Parma, 1797.
- Au Grand Napoleon empereur des Francais et roi d’Italie a son arrivée en ce royaume le mois de Novembre de 1807, di [Vincenzo Jacobacci]. Parma, 1807. Contiene: il sonetto Altri diran, che dopo Dio sei Nume di Angelo Mazza; Imitation du sonnet de M.r Ange Mazza … di Giuseppe De Lama.
- Alcuni Madrigali composti per i compleanni della moglie di Bodoni. Si citano: A Madame Marguerite Bodoni le jour de sa fête 22 février 1808. Parma, 1808. E A Madame Marguerite Bodoni le jour de sa fete 22 fevrier 1813. Parma, [1813].
- A Son Excellence Monseigneur de Portalis comte de l’empire … Jean-Baptiste Bodoni fait hommage de cet exemplaire de l’Iliade grecque imprimee avec ses caracteres en temoignage de respect et de reconnaisance. Foglio volante stampato a Parma nel 1810 contenente un’iscrizione composta da Giuseppe De Lama da preporre all’esemplare dell’Iliade donato da Bodoni a Monseigneur de Montalivet.
- Pitture di Antonio Allegri detto il Correggio esistenti in Parma nel monistero di San Paolo = Peintures d’Antoine Allegri surnommé Le Correge qui existent a Parme dans le couvent de Saint Paul, testo italiano di Giovanni Gherardo de Rossi, versione francese di De Lama. Parma, 1810.
- All’egregio signore Benedetto Brunati per le sue nozze colla damigella Metilde Polloni tributo di amicizia di Alessandro Aloat … Parma, 1811. Contiene nell’ordine: sonetto Poscia ch’io veggio nella nostra etade di Vincenzo Jacobacci, sonetto estemporaneo Se l’Amistade col suo santo affetto di Domenico Rossetti, madrigale Émule de Pallade, o toi qui jeune encor di Giuseppe De Lama.
- Vers adressés à Madame la baronne Alix Dupont Delporte pour sa guérison. Parma, 1812.
- Le più insigni pitture parmensi indicate agli amatori delle belle arti. Parma, 1809 [i.e. 1816]. Prefazione di Giambattista Bodoni. Descrizione delle pitture a cura di Giuseppe De Lama.
- Ai nobili settemviri componenti la Civica Amministrazione dell’illustrissima città di Saluzzo. [Parma, 1816]
- Alla morte del Conte Ventura, di cui fu segretario, compose l’Elogio storico del conte Cesare Ventura marchese di Gallinella parmigiano, Parma, 1828.
Le opere di De Lama stampate a Parma uscirono tutte dai torchi della Stamperia Bodoni, a cura dell’amico Giovanbattista o della sua vedova. Molti dei manoscritti e la fitta corrispondenza epistolare con il fratello minore Pietro, l’ultimogenito dei sei fratelli e famoso esperto di antichità e di archeologia, sono conservati nella Biblioteca Palatina Parmense.
Fonti:
- Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/De_Lama - G. De Lama, Vita del cavalier Giambattista Bodoni tipografo italiano e catalogo delle sue edizioni. Parma, 1816.
Note biografiche a cura di Raffaele Fantazzini
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Vita del cavaliere Giambattista Bodoni. Tomo I
Tipografo italiano e catalogo cronologico delle sue edizioni
Questa biografia di Bodoni, uno dei maggiori incisori, tipografi e stampatori italiani, creatore dei caratteri tipografici che portano il suo nome, è frutto dell’osservazione diretta dell’amico Giuseppe De Lama, che per gran parte della vita seguì da vicino, con interesse e profonda stima, la sua autorevole attività per la diffusione della cultura. - Vita del cavaliere Giambattista Bodoni. Tomo II
Tipografo italiano e catalogo cronologico delle sue edizioni
Il Tomo II della biografia di Bodoni, autore del pregevole Manuale tipografico, riporta il preziosissimo catalogo dei lavori impressi nella Stamperia reale di Parma sotto la sua direzione, dal 1768 al 1816. Correda l’opera un utilissimo Indice delle opere nell’ordine alfabetico degli autori dei testi.