Dall’incipit del libro:

Sul Parnasso che in lauri alti frondeggia
l’Aedo veglia: nella man percote
il sistro, e un nembo di squillaci note
move nei campi la danzante greggia.

Ma in vano il suono che per l’aria ondeggia
l’amante di Narcisso, Eco, riscote;
gelide, a un inno di cicala, e immote
stanno le Muse ne l’eccelsa reggia.

E tosto Ei prega: — Un lauro io non agogno,
Polínnia, ma del giovine ministro
i voti esaudi e l’esil voce estòlline.

Sii Tu propizia al mio ridente sogno
e a’ delúbri t’appendo umile un sistro,
me saettando co’ suoi dardi Apòlline!

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titolo:
Il sistro d'oro
titolo per ordinamento:
sistro d'oro (Il)
autore:
opera di riferimento:
Il sistro d'oro : poemi / Giuseppe De Paoli. - Genova : Societa tipo-litografica ligure E. Olivieri, 1909. - 162 p. ; 23 cm
licenza:

data pubblicazione:
9 febbraio 2015
opera elenco:
S
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it