Dall’incipit del libro:

La principessa stava nel suo salotto da lavoro, tutto parato di damasco azzurro, e si divertiva a confezionare fiori di carta.
Le riuscivano perfetti, tanto da sembrare veri. Rose di maggio, grandi e molli, nel loro classico colore di aurora; garofani carnosi, rossi, o screziati d’ocra e di viola; camelie bianche, lucide e come congelate: ella non faceva altri fiori, ironicamente pensando che questi fossero i più aristocratici, convenienti a una dama del suo rango. A mano a mano che le sue piccole dita, senza altre gemme che quelle delle unghie puntute, completavano i gambi e le foglie verdi, delle quali arricciavano o raddrizzavano le cime, ella collocava i fiori in un grande vaso di ceramica, che pareva fatto di un’onda marina, deposto su una mensola davanti alla vetrata del salottino: ed ogni volta, attraverso i cristalli nitidissimi, dai quali aveva allontanato le tendine mobili come sportelli di velo, vedeva il giardino e il parco sotto il castello; e di là dal parco i campi e le vigne del principe suo consorte.

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titolo:
La vigna sul mare
titolo per ordinamento:
vigna sul mare (La)
autore:
opera di riferimento:
Novelle 5 / Grazia Deledda ; a cura di Giovanna Cerina. - Nuoro : Ilisso, 1996. – 422 p. ; 18 cm. – (Bibliotheca Sarda ; 11) Fa parte di : Novelle
cura:
Giovanna Cerina
licenza:

data pubblicazione:
4 febbraio 2010
opera elenco:
V
ISBN opera di riferimento:
88-85098-54-1
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it