Dall’incipit del libro:

Contos de fuchile – racconti da focolare -, con questo dolce nome che rievoca tutta la tiepida serenità delle lunghe serate famigliari passate accanto al paterno camino, da noi vengono chiamate le fiabe, le leggende e tutte le narrazioni favolose e meravigliose, smarrite nella nebbia di epoche diverse dalla nostra. Il popolo sardo, specialmente nelle montagne selvagge e negli altipiani desolati dove il paesaggio ha in se stesso qualcosa di misterioso e di leggendario, con le sue linee silenziose e deserte o con l’ombra intensa dei boschi dirupati, è seriamente immaginoso, pieno di superstizioni bizzarre e infinite. Nella stretta mancanza di denari in cui si trova ha bisogno di figurarsi tesori immensi, senza fine, nascosti sotto i suoi poveri piedi, sicché, dando retta alle dicerie vaghe, susurrate a mezza voce, con un tremito nell’accento e un lampo negli occhi, si crederebbe che il sotto-suolo di tutta l’isola è sparso di monete d’oro e di perle preziose.

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titolo:
Leggende sarde
titolo per ordinamento:
Leggende sarde
autore:
opera di riferimento:
"Leggende sarde" di Grazia Deledda a cura di Dolores Turchi Roma, Newton Compton Editori, 1999 collana Italia Tascabile, 8
cura:
Dolores Turchi
licenza:

data pubblicazione:
28 dicembre 2000
opera elenco:
L
ISBN opera di riferimento:
88-8183-002-7
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it
pubblicazione:
Maria Mataluno, m.mataluno@mclink.it
revisione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it