Olinto DiniOlinto Dini nacque a Castelnuovo di Garfagnana il 25 gennaio 1873. La famiglia paterna era appartenente all’antica nobiltà fiorentina, emigrata in Garfagnana fin dal secolo XV. Alcuni antenati ebbero incarichi civili e militari dagli Estensi; il nonno paterno fu scienziato e letterato e certamente contribuì a far crescere nel piccolo Olinto l’attitudine alla meditazione e la gioia del sapere. Il padre Emilio e la mamma Adele dei conti Carli trasmisero al figlio la signorilità e la gentilezza d’animo.

Olinto Dini portò avanti i propri studi dapprima a Prato al Collegio Cicognini diretto da Ulisse Poggi – sacerdote e filosofo, ex combattente a Curtatone – nel quale entrò quando aveva dieci anni e frequentò fino al primo anno di liceo; frequentò poi il liceo classico a Lucca dove ebbe tra gli insegnanti Albino Zenatti – critico di scuola carducciana – e si laureò in lettere all’università di Pisa dove fu seguito da Francesco Flamini – che era rettore – ed ebbe come insegnante di letteratura Alessandro D’Ancona.

Iniziò dunque la carriera di insegnante con continui spostamenti e trasferimenti che lo portarono a risiedere in svariate regioni: oltre alla Toscana, Lombardia, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Emilia e Piemonte. Nel 1900 diede alle stampe il suo primo lavoro poetico, Alcune Poesie, per i tipi dell’editore Mariotti di Pisa, che gli valse l’approvazione e l’incitamento a proseguire l’attività poetica da parte di Giovanni Marradi e Angiolo Orvieto. Dopo alcuni altri volumi pubblicati presso Bemporad, Rosa (di Castelnuovo Garfagnana) e Lapi (di Città di Castello), dal 1920 il suo editore divenne L’Eroica, allora con sede a La Spezia e, successivamente a Milano. Ettore Cozzani, che della storica e pionieristica casa editrice e dell’omonima rivista, all’avanguardia anche in campo artistico e xilografico, ebbe a dire dopo la morte di Dini:

«Per decenni sono stato non l’editore, nel senso commerciale della parola, ma l’interprete e diffonditore della sua poesia in Italia; e me ne sono sempre onorato come di una delle più serene prove di dignità del “L’Eroica”».

Nel 1930, a 47 anni, Dini abbandonò l’insegnamento per ritirarsi e per vivere in maniera quanto mai riservata e solitaria nelle zone che lo videro bambino e adolescente, cioè sulle Alpi Apuane. Abitò in una casa isolata, su un poggio nella valle del Serchio, che chiamò “Il villino dei Sogni” e dove si rifugiò in solitudine per lunghi periodi interrompendo molto spesso i soggiorni cittadini nel paese natio. Il palazzo Dini, a Castelnuovo, andò distrutto nel 1944 a causa degli eventi bellici.

Morì nel paese natale il 16 marzo 1951. Il suo ultimo manoscritto Verso la Foce andò purtroppo perduto. Nel decennale della morte il comune di Castelnuovo Garfagnana istituì una borsa di studio intitolata al poeta e, in una scuola cittadina, fece murare una lapide che riporta un verso della poesia La Garfagnana.

Fonti:

  • R. Majolo, Olinto Dini uomo e poeta. Bergamo, 1962.
  • R. Majolo, Ricordo di Olinto Dini. Bergamo 1951.
  • A. Gimorri, Olinto Dini poeta. Pievepelago 1948.
  • A. Mancini, La poesia di Olinto Dini. Roma, 1950.
  • E. Cozzani, Olinto Dini in “Rassegna delle lettere e arti d’Italia”, Bergamo 1953.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Alcune poesie
    In questa prima raccolta di poesie già emergono i temi cari al poeta: l’amore per la sua terra, la Garfagnana, la bellezza femminile idealizzata, espressi con originalità d’ispirazione e modernità e musicalità nello stile.
  • Epigrammi lirici
    Anche in questa raccolta si ritrovano i temi cari a Dini: l’amore per la campagna, le sensazioni portate dall’aria e dall’acqua segnali della salute della terra, l’armonia con la natura anche nell'ineluttabilità della morte, visti attraverso il velo della nostalgia e lo struggimento della solitudine.
  • Fremiti e sogni
    [versi]
    In questa breve raccolta di liriche già emerge l’originalità dell’autore, più tardi ulteriormente raffinata, per la quale la sua opera tende sempre alla precisione sia quando descrive le sue fantasie sia quando manifesta i suoi sentimenti.
  • Natura e anima
    In questa raccolta di poesie permane la vena poetica dell’autore, estranea al variare delle estetiche e delle correnti; al di là degli anni che trascorrono rimane inalterata una sensibilità fresca e appassionata che rende perpetuo l’inno alla giovinezza.
  • Ombre e fulgori
    In questa raccolta la serenità con la quale la natura viene contemplata dal poeta, il quale sospende la sua visione essenzialmente religiosa ed attribuisce alla natura stessa le particolari caratteristiche del suo stesso spirito, rispecchia in maniera limpida paesaggi suoni e colori.
  • Vita e sogno
    Alta fonte d’ispirazione di Dini è la sua terra, la Garfagnana, che indirizza il poeta verso la ricerca di una forma d’espressione intima, concisa e trasparente che caratterizzerà l’intera sua opera poetica.
 
autore:
Olinto Dini
ordinamento:
Dini, Olinto
elenco:
D