Dall’incipit del libro:
Quello che io scelgo è un villino moderno coperto d’edera rampicante, bucato come un alveare, tutto poggioli e tutto finestre, al limite estremo della città, dove il fiume con una bella curva entra nella campagna.
È un angolo ancora intatto, che ha conservato il suo carattere, direi la sua atmosfera: in nessun altro punto, forse, è così sensibile la vicinanza e la parentela con Venezia.
E la strada dove andrò ad abitare si chiama «Riviera».
Non è grigia, qui, questa grigia città; non è banale: sulla riviera piena di sole si allineano case borghesi e palazzetti un po’ scoloriti, un po’ decaduti come quelli di Murano, ma di una certa nobiltà, con bifore e trifore, senza botteghe sotto, qualche grazioso attico… Laggiù, accigliata sul cielo smorto, la Specola, e, ai suoi piedi, un giardinetto di tulipani in fiore.


