Dall’incipit del libro:
Qualche mese fa, discorrendo in caffè col dottor Penta, uno de’ più valorosi e perspicaci psichiatri ch’esercitano a Napoli la loro illuminata professione, egli, a un punto, mi mostrò – l’aveva avuta proprio in quel giorno – la suggestiva pubblicazione del capitano Eugenio Massa, intitolata Gli ultimi briganti della Basilicata e peculiarmente dedicata a’ due famosi banditi Crocco e Caruso.
– Ecco Crocco – mi diceva il Penta, puntando l’indice sul ritratto del feroce brigante, posto, con quello del Caruso, a fronte del libro. – L’ho conosciuto a Santo Stefano, nel 1886, e l’ho, come si dice, pur intervistato laggiù. Ricordo d’aver guardato ne’ registri di quel Bagno Penale e d’avervi letto, a proposito di lui, ch’egli era stato condannato alla galera a vita per non meno di settantaquattro reati, tra omicidii, grassazioni, ricatti et similia.


