Dall’incipit del libro:
Pochi scienziati furono più di me increduli allo spiritismo. Per chi non lo sapesse, gli basti di consultare i miei – Pazzi ed Anomali – e i miei – Studi sull’Ipnotismo – ove giunsi quasi all’insulto contro gli spiritisti.
Egli è che alcune osservazioni erano, e credo ancora sieno, prive d’ogni credibilità. Quella, per esempio, di far parlare ed agire i morti, sapendosi troppo bene che i morti, massime dopo qualche anno, non sono che un ammasso di sostanza inorganica. E tanto sarebbe volere che le pietre pensassero e parlassero.
Un’altra causa era che gli esperimenti si facevano all’oscuro; e nessun fisiologo può ammettere fenomeni che non possa veder bene, massime fenomeni così questionabili.
Ma l’aver veduto respinti dagli scienziati, dei fatti come la trasmissione del pensiero, la trasposizione dei sensi, che veramente erano rari, ma che certamente erano veri, e che io aveva constatato de visu, mi ha spinto a dubitare che il mio scetticismo pei fenomeni spiritici fosse della stessa specie di quello degli altri dotti pei fenomeni ipnotici.
Essendomi in queste circostanze stato offerto di studiare tali fenomeni in un medium certamente straordinario, la Eusapia, accettai tanto più che potevo studiarlo in compagnia di alienisti esimii (Tamburini, Virgilio, Bianchi, Vizioli), che erano altrettanto o quasi scettici come me nell’argomento – e che mi potevano aiutare nel controllo delle osservazioni.
Contiene anche l’articolo del Professor Cesare Lombroso I fatti spiritici e la loro spiegazione psichiatrica.



