Ralph Waldo EmersonRalph Waldo Emerson nacque a Boston il 25 maggio 1803, quarto figlio di William, pastore unitariano – proveniente da antica famiglia della Nuova Inghilterra da sempre dedita alle professioni di reverendi e mercanti – e di Ruth Haskins. Altri due fratelli e una sorella nacquero nel 1805 (Edward), nel 1807 (Robert) e nel 1811 (Mary Caroline). Quest’ultima morirà nel 1814. Il padre era teologo di una certa fama ed ebbe a ricoprire incarichi di una certa importanza: fu cappellano del senato del Massachussets e amministratore dell’Università di Harward. Fondò riviste e biblioteche pubbliche. Ma nel 1811, quando Ralph Waldo aveva solo nove anni, il padre morì lasciando la famiglia in condizioni economiche molto difficili; da quel momento ebbe notevole influenza sulla sua educazione la zia Mary Moody Emerson.

Tra il 1812 e il 1817 fu studente alla Boston Latin School; al termine di questa formazione scolastica si trasferì all’Harvard College. In questi anni di studio, che durarono dal 1817 al 1821, iniziò a tenere il diario, quello che diverrà il noto Journals; le sue riflessioni e annotazioni qui raccolte gli saranno utili per le successive attività di scrittore e conferenziere.

Terminati gli studi e diplomatosi ad Harvard nel 1821 iniziò ad insegnare presso la scuola femminile che era stata aperta da suo fratello William, attività che proseguì fino al 1825. Nel 1822 comparve nella “Christian Disciple and Theological Review” la sua prima pubblicazione: Thoughts on the Religion of the Middle ages. Nel 1825 e 1826 studiò teologia ancora ad Harvard e iniziò l’attività di predicatore. Avendo la tubercolosi colpito alcuni membri della sua famiglia, si trasferì per un breve periodo in Florida. L’11 marzo 1829 venne ordinato ministro del culto ordinario per la Seconda Chiesa di Boston iniziando così il proprio ministero di pastore unitariano; il 30 settembre dello stesso anno si sposò con Ellen Louisa Tucker, la quale morì di tubercolosi nel febbraio del 1831.

Nel 1832 venne colto da una grave crisi interiore che lo indusse a dimettersi dal suo ministero religioso. Tra le altre cose Emerson rifiutò il dogma della transustanziazione, che è poi l’unico accettato dagli Unitariani. Intraprese quindi un viaggio in Europa toccando Italia, Francia e Inghilterra che durò per tutto l’anno successivo. Conobbe Wordsworth, Coleridge e Carlyle e soprattutto con quest’ultimo poté approfondire, e condividere, l’idea dell’importanza del ruolo della grande personalità nella storia, la cosiddetta teoria dell’“eroe”. Sul suo viaggio in Italia Emerson lasciò un bel resoconto (taccuino di viaggio) tradotto in italiano nel 2003 (Dalla Sicilia alle Alpi) da Cristina Juli.

Tra il 1833 e il 1835 fu residente a Concord, vicino a Boston. Iniziò l’attività di conferenziere – la sua prima lettura pubblica avviene a Boston ed è The Uses of Natural History – e conobbe Amos Bronson Alcott – padre di Luisa May – e Margaret Fuller che saranno pochi anni dopo il fulcro del Trascendental Club.

Il 15 settembre 1835 si sposò con Lydia Jackson, conosciuta l’anno precedente. Nel 1934 era morto di tubercolosi a Porto Rico il fratello Edward. Nel 1835 pubblica un saggio sulla storia di Concord. È del 1836 il suo incontro con Henry David Thoreau, che sarà in seguito il più solido sostenitore del suo “naturismo”. In quell’anno muore il fratello Charles a New York. Il 9 settembre 1836 venne pubblicato il suo saggio forse più famoso, Nature, spesso ristampato ancora oggi in tantissime lingue, italiano compreso. Il 19 settembre 1836 si tenne la prima riunione del Trascendental Club. Il mese successivo nacque suo figlio Waldo. Il 1837 fu anno di intensa attività soprattutto per l’intensificarsi delle sue lectures. Nel corso di quest’anno la data forse più significativa fu il 31 agosto, giorno nel quale lesse l’altro suo saggio molto famoso: The American Scholar (L’intellettuale americano); in seguito O. W. Holmes definirà questo saggio «la dichiarazione di indipendenza culturale americana». Un’altra celebre lecture fu del 15 luglio 1838 alla facoltà di teologia di Cambridge: il Divinity School Address, nella quale Emerson delinea un’idea di religiosità autonoma e al di fuori delle rigidità confessionalistiche e di potere ecclesiastico. Per meglio comprendere come questo discorso fosse per lui un vero e proprio distacco dalla teologia, così come comunemente intesa, riportiamo le frasi con le quali concluse la conferenza:

«Guardo con ansia al momento in cui quella suprema Bellezza che ha mandato in estasi le anime degli orientali, e soprattutto degli ebrei, e attraverso le loro labbra ha espresso oracoli per ogni età, possa esprimersi anche in occidente. Le Scritture ebraiche e greche contengono pensieri immortali, che sono stati nutrimento per la vita di milioni di uomini. Ma esse non hanno un’integrità epica, sono frammentarie, non appaiono all’intelletto nel loro ordine. Attendo il nuovo Maestro che seguirà quelle leggi luminose a tal punto da vederle formare un cerchio pieno, da vederne la grazia completa, da vedere il mondo come lo specchio dell’anima, da vedere l’identità della legge di gravitazione con la purezza del cuore e da mostrare che la Necessità e il Dovere sono una cosa sola con la Scienza, con la Bellezza e con la Gioia.»

L’elemento cardine sembra quindi il riconoscere che le «antiche scritture ebraiche e greche» (cioè Antico e Nuovo Testamento) non sono più soddisfacenti e devono, se mai, divenire parte di una rivelazione più ampia, continua, che ha precedenti in Oriente. Disse infatti, nella stessa conferenza:

«Questo pensiero dimorò sempre nel più profondo delle menti degli uomini nel devoto e contemplativo Oriente; non solo in Palestina, dove esso ha raggiunto la sua più pura espressione, ma in Egitto, in Persia, in India, in Cina. L’Europa è sempre debitrice al genio orientale del suo divino impulso».

Ancora nel 1838 venne pubblicato il saggio Literary Ethics, presentato al Dartmouth College. Nel 1839 nacque la figlia Ellen.

Secondo Joel Myerson gli anni ’30 dell’800 sono stati i più importanti per Waldo Emerson sia per la vita personale che professionale: gli avvenimenti negativi furono certamente portatori di conseguenze determinanti sulla sua emozionalità, ma quelli positivi furono altrettanto decisivi per il seguito della sua esistenza.

Il 1° luglio 1940 uscì il primo numero della rivista “The Dial”, organo del movimento trascendentalista che si occupava di letteratura, filosofia e religione. La direttrice del periodico era Margaret Fuller. Nelle dichiarazioni programmatiche del movimento Emerson, rifacendosi a Kant, affermò: «Vi sono idee e forme imperative che non derivano in nessun modo dall’esperienza, ma è anzi attraverso di esse che l’esperienza è acquisita; e queste sono intuizioni dello spirito che egli [riferendosi a Kant] chiamò trascendentali.» Ma Emerson in realtà va oltre: configura lo spirito come «anima universale» (Over-Soul) ma lo vede fuso nella spontaneità e autenticità della natura; sotto questo aspetto lo spirito appunto trova la sua realizzazione e la sua espressione. La Natura diviene la «veste di Dio». Nonostante una certa spinta eclettica e quasi confusionaria, tra misticismo, idee esportate da religioni orientali e rispolverate da un vago platonismo, l’impostazione di Emerson esprime una carica vitalistica e di spinta verso attività in sintonia con la Natura che senza dubbio avrà nel secolo successivo una non trascurabile influenza sugli ambienti culturali americani.

Nel marzo del 1841 venne pubblicato Essays: First Series, volume nel quale vennero radunati, aggiustando la forma, diverse lectures e delle riflessioni dei Journals. Venne però mantenuto lo stile colloquiale originario. In quest’anno nacque anche la figlia Edith, ma a gennaio dell’anno successivo morì di scarlattina il figlio primogenito Waldo. Assunse quindi direttamente la direzione di “The Dial” – che cesserà le pubblicazioni ad aprile del 1844 – e fece conoscenza di Nathaniel Hawthorne. Nel 1944 inoltre nacque il figlio Edward e avvenne la pubblicazione di Essays: Second Series e del saggio Emancipation of the Negroes in the British West Indies, che venne presentato alla Concord Court House.

Nel biennio 1845-45 si concentrò su un ciclo di conferenze con argomento Representative Men; nello stesso periodo metteva a punto il primo libro di poesie, Poems che uscì nel dicembre 1846 datato però con l’anno successivo. Acquistò in quell’anno 40 acri di terreno a Walden Point.

Nel 1847 intraprese un nuovo viaggio in Europa dove incontrò nuovamente Carlyle e fece un ciclo di conferenze in Scozia e Inghilterra. Tornato in patria nel 1849 curò la pubblicazione di Nature, Addresses and Lectures e nel 1850 di Representative Men, tradotte in italiano per la prima volta negli anni ’20 del secolo scorso dalla femminista socialista Maria Pastore Mucchi – moglie del filosofo Annibale Pastore – e non ancora di pubblico dominio. Si spostò per conferenze a Chicago e St. Louis. Nel 1850 avvenne la morte di Margaret Fuller che tornando dall’Italia con il marito italiano perì in un naufragio.

Nel 1851 spostò l’argomento delle conferenze sul comportamento di vita. Sede delle conferenze fu spesso Pittsburgh. Nel 1853 morì la madre Ruth Haskins. Nel 1855 conobbe Walt Whitman che aveva appena pubblicato il suo libro Leaves of Grass. L’anno successivo pubblicò English Traits.

Si stavano intanto producendo le condizioni socio-politiche che avrebbero condotto alla guerra civile negli Stati Uniti. Emerson non esitò a schierarsi a favore dell’abolizione della schiavitù. Nel 1859 morì il fratello Robert. Il 1860 è l’anno dell’elezione di Abraham Lincoln alla presidenza degli Stati Uniti. Incontrò nuovamente Whitman e pubblicò i testi delle conferenze di Pittsburgh The Conduct of Life. Nel corso della guerra civile che era scoppiata nel 1861 incontrò il presidente Lincoln, nel 1862, e nello stesso anno pronunciò l’orazione funebre in conseguenza della morte, il 6 maggio, di Thoreau. Il testo di questa orazione fu pubblicato in agosto. In seguito all’assassinio di Lincoln, il 14 aprile 1865, pronunciò un famoso discorso commemorativo.

Nel 1866 fu pubblicata la prima edizione di Complete Works. Nel 1867 pubblicò il suo secondo libro di poesie, May-Day and Other Pieces. Nel 1869 pubblicò Prose Works. Nel 1870 tenne un ciclo di lezioni ad Harvard e pubblicò Society and Solitude. Nel 1871 fu in viaggio attraverso la California.

Nel biennio 1872-73 per la terza volta si recò in Europa – dopo che la sua abitazione era stata gravemente danneggiata da un incendio – e anche questa volta incontrò Carlyle. Nel corso di questo soggiorno europeo visitò anche l’Egitto nel dicembre 1872. Nel 1874 pubblicò Letters and Social Aims. Nel 1878 pubblicò Fortune of the Republic. Morì a Concord il 27 aprile 1882.

Ralph Waldo Emerson per la sua formazione e originalità si presenta come il primo filosofo schiettamente americano. Il suo pensiero rispecchia le particolarità culturali che si erano andate formando e concretizzando nei due secoli precedenti e che erano alla base della mentalità e della società americana. Il tutto filtrato attraverso il suo peculiare e personalissimo misticismo e romanticismo. La sua dottrina filosofica, il trascendentalismo, costituisce a tutti gli effetti la base teorica del nuovo individualismo democratico e del vitalismo statunitense. Non ricoprì mai ruoli accademici e non volle appartenere a nessuna istituzione, esercitando la libera professione (nuova e innovatrice per quei tempi) di conferenziere. Si può affermare che, contestualizzando la sua opera, il trascendentalismo americano, che prende le mosse appunto dal pensiero di Emerson, è la prima espressione di cultura democratica di modernità.

Fonti:

  • R.L. Rusk, The Life of Ralph Waldo Emerson, New York 1969.
  • G.W. Allen, Waldo Emerson: A Biography, New York 1981.
  • Joel Mayerson, A Historical Guide to Ralph Waldo Emerson. New York, 2000.
  • N. Urbinati, Un intellettuale democratico. In: R.W. Emerson, Società e solitudine. Parma, 2008.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • L'anima, la natura e la saggezza
    Saggi. 1 e 2 serie
    In questi saggi è possibile seguire l’evolvere del pensiero di Emerson da una prima fase trascendentalista a una fase dove si fa strada un quadro d’insieme che si colloca tra riflessioni etiche e idee di sempre maggior pragmatismo, caratteristiche della riflessione filosofica degli anni successivi. Pur con alcuni limiti, è un fatto che la configurazione culturale degli Stati Uniti prende le mosse proprio dalle idee che in questi saggi sono espresse, da quella “fiducia in se stessi” che ha fornito l’immagine che l’America ha voluto dare di sé al resto del mondo.
 
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Ralph Waldo Emerson
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Emerson, Ralph Waldo
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