I sonetti di Folgore sono tramandati da vari manoscritti, dei secoli XIV e successivi. I manoscritti differiscono l’uno dall’altro sia nel numero dei sonetti riportati sia nel testo dei medesimi; perciò anche nelle edizioni moderne il testo può variare a seconda delle scelte operate dal curatore.
Dall’incipit del libro:
Ora si fa un donzello cavalieri;
e’ vuolsi far novellamente degno,
e pon sue terre e sue castell’a pegno
per ben fornirsi di ciò ch’è mistieri:
annona, pane e vin dà a’ forestieri,
manze, pernici e cappon per ingegno;
donzelli e servidori a dritto segno,
camere e letta, cerotti e doppieri;
e pens’a molti affrenati cavagli,
armeggiatori e bella compagnia,
aste, bandiere, coverte e sonagli;
ed istormenti con gran baronia,
e giucolar per la terra guidàgli,
donne e donzelle per ciascuna via.


