Dall’incipit del libro:

Un verde da vetriolo ammutolisce nei prati, le camere da pranzo sentono l’autunnale tanfo delle castagne lessate, e le cortine delle finestre prospicienti all’orto putono come una malora alla caduta delle pulverolente cimici selvatiche. Ridiventa buono l’interno dell’osteria.
Le partite a tarocchi e a bazzica, cui l’estate avea disperse o confinate in un angolo del pergolato per poche ore del vespro, si riuniscono di nuovo gagliardamente dietro la ghisa della cucina, e si protraggono fino a notte tarda.
L’osteria di Borgo Grezzo non ha titolo speciale, perché è unica; e le basta l’insegna della frasca; e la rinomanza dell’ostessa Ghitona. Un cacciatore, dopo averla assaggiata l’aveva dichiarata “non bella ma pulita”.

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titolo:
Una serenata ai morti
titolo per ordinamento:
serenata ai morti (Una)
autore:
opera di riferimento:
Una serenata ai morti, di Giovanni Faldella, con un saggio di Carlo Rolfi, in appendice: A Parigi : viaggio di Geromino e comp. a cura di Bice Mortara Garavelli, Collezione: Biblioteca del Minotauro Serra e Riva Editori, Milano, 1982
cura:
Bice Mortara Garavelli
licenza:

data pubblicazione:
16 gennaio 1999
opera elenco:
S
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Clelia Mussari, clely@tiscalinet.it
Marina De Stasio, Marina_De_Stasio@rcm.inet.it
pubblicazione:
Marco Calvo
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it