Guglielmo Ferrero e Corrado Barbagallo sono due storici, specialisti di storia romana, dei primi del ‘900, tra i primi ad applicare in Italia il metodo marxista del materialismo storico. Hanno collaborato a quest’opera, che nasce non con intenti accademici – lo si capisce subito dalla relativa scarsità delle note – ma divulgativi. Lo dichiara esplicitamente Guglielmo Ferrero nel primo paragrafo della prefazione:
«Questo libro è stato scritto per agevolare il compito a coloro che devono insegnare e imparare la storia di Roma nelle scuole. Agli uni ed agli altri ci parve potesse essere di aiuto un’opera, la quale esponesse quella storia nella lunga concatenazione dei singoli episodî, che non si possono intendere a pieno se non nell’unità di cui fanno parte. Se il libro potrà essere di qualche vantaggio anche alle persone vaghe di istruirsi per proprio desiderio, tanto meglio. Nell’età fortunosa in cui viviamo, non perde il suo tempo chi indugia qualche ora a sfogliare il grande volume del passato.»
Anche in assenza di approfondimenti, l’opera – che affronta circa mille anni della storia di Roma dalla fondazione alla caduta dell’Impero d’Occidente – si sviluppa in tre volumi di circa 300 pagine ciascuno.
Il primo volume, che ha come sottotitolo La preparazione e il trionfo, tratta dell’origine di Roma, della sua storia arcaica e della sua espansione nel Mediterraneo.
Il libro si apre con una panoramica del contesto geografico e storico in cui si sviluppò la civiltà romana. La penisola italiana era abitata da diverse popolazioni, tra cui i Latini, i Sabini, gli Etruschi e i Greci. I Latini, che abitavano la zona del Lazio, erano il gruppo dominante e diedero il nome alla città di Roma.
Il libro procede poi a raccontare la fondazione di Roma, secondo la leggenda avvenuta nel 753 a. C. da Romolo e Remo. I primi secoli della storia romana furono caratterizzati da una serie di guerre contro le popolazioni confinanti, che portarono alla conquista del Lazio e dell’Italia centrale.
Nel IV secolo a. C., Roma entrò in conflitto con la potente città di Cartagine, che controllava il commercio nel Mediterraneo occidentale. La guerra tra Roma e Cartagine, nota come le guerre puniche, durò circa un secolo e si concluse con la vittoria di Roma.
La vittoria sulle guerre puniche rese Roma la potenza dominante nel Mediterraneo. Nel II secolo a. C., Roma conquistò la Grecia, la Macedonia, l’Asia Minore e la Siria. Con l’espansione territoriale, Roma si trasformò da una città-stato a un impero.
Sinossi a cura di Claudio Paganelli
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Dall’incipit del libro:
I tempi, a cui risalgono le prime e incerte notizie di Roma, sono per noi il principio della storia nostra. Ma per gli uomini che li vissero, erano la fine di una lunga storia precedente, a noi quasi ignota. Quanti avvenimenti aveva già veduti l’Italia, verso la metà dell’ottavo secolo a. C.! Aveva veduto ricoverarsi nelle caverne gli uomini che lavoravano la pietra e cacciavano con le frecce aguzze di onice le belve sui monti boscosi; aveva veduto emergere dai laghi e dai fiumi i villaggi difesi dalle acque; aveva veduto quella forza misteriosa che non dà tregua alle genti umane, l’invenzione, fare la prima immensa rivoluzione della storia, creando il bronzo, estraendo e plasmando il ferro; aveva veduto, man mano che l’uomo aveva imparato a fabbricare strumenti più utili e saldi, moltiplicarsi gli armenti, diffondersi la coltivazione dei cereali, i primi tralci delle viti pendere dagli alberi, curvarsi gli ulivi sulle pendici, i colli incoronarsi di città turrite, e le industrie e le arti, che si dicono civili, fare le prime loro prove.

