Guido Fabiani nacque a Sequals in provincia di Udine il 2 agosto 1869. Il padre Olvino era avvocato e la madre Valentina Olivetti insegnante.
A soli 11 anni va a studiare a Venezia al Collegio Marco Foscarini. Frequenta l’università a Padova. Torna a Venezia per impiegarsi nella redazione del “Gazzettino”.
È del 1892 il suo primo romanzo per ragazzi, Le vicende di una rana. Il successo ottenuto (il romanzo viene subito tradotto in tedesco) lo induce a scrivere e pubblicare l’anno successivo Le vicende di un soldo.
Questi primi successi lo inducono a trasferirsi a Milano, centro senza dubbio più vivace per le attività editoriali. Inizia subito la collaborazione con le edizioni “Il risveglio educativo” che pubblica il giornale per i piccoli “Frugolino”, di cui Fabiani diventa redattore.
Il 1893 è anche l’anno del suo matrimonio con Ernestina Biffignandi, attivissima nel settore, in grande rinnovamento in quel periodo, delle iniziative educative per i ragazzi.
Nel ’94 nasce il figlio Antonmaria. Guido inizia a pubblicare, con l’editore Vallardi, un libro di versi, mentre altri romanzi per ragazzi sono ancora pubblicati dall’editore Carrera.
Nel 1897 fonda “Il Corriere delle Maestre”, di cui sarà direttore per 42 anni. I suoi editoriali lo portano a essere punto di riferimento costante all’interno del movimento sindacale e scolastico dell’Italia giolittiana, come testimonia il costante appoggio alle iniziative riformiste di Luigi Credaro (sottosegretario e poi ministro giolittiano della Pubblica istruzione).
Nel 1898 fonda due settimanali per bambini, “L’Omettino” e “La Donnina”; nel 1906 le due testate saranno fuse proseguendo le pubblicazioni fino al 1911.
Il 1898 segna anche l’inizio della sua attività di curatore di libri scolastici con Casa mia Patria mia, libro di lettura per le scuole elementari. Da questo momento in poi Vallardi sarà in pratica il suo editore fisso e la collaborazione tra Vallardi e Fabiani andrà sempre più consolidandosi.
Sempre molto prolifico, dopo diversi racconti per i più piccoli, scrive nel 1901 Uccelletto nero, dove traspaiono tutti gli elementi che sanciranno il successo del suo romanzo più noto, Mani nere e cuor d’oro del 1905. Le avventure del piccolo spazzacamino protagonista saranno oggetto di numerose edizioni e ristampe, traduzioni in varie lingue, persino, abbastanza recentemente, in giapponese.
Il suo interesse per il mondo della scuola prese ulteriore corpo con la direzione, nel 1898, della collana, edita da Vallardi, “Biblioteca illustrata per gli scolari” esistente dal 1895; il motto della collana, voluto da Fabiani era: «Questa bibliotechina elegante ha lo speciale intendimento di rafforzare nei fanciulli con sane e forti letture l’educazione patriottica e morale. Dio, Patria, Famiglia». Segue la fondazione di altre due collane: nel 1900 “Collezione di opuscoli storici e di biografie popolari per i fanciulli” attiva fino al 1931, e nel 1902 “Il buon esempio, biblioteca popolare per i fanciulli” che fu in vita fino al 1915; collane nelle quali fu autore in prima persona per rispettivamente 9 e 14 testi.
Fabiani si mostrò un entusiasta esecutore delle iniziative ministeriali dette “Programmi Baccelli” del 1894 che seguirono i programmi Gabelli del 1888; in essi si fornivano le linee per lo studio della storia d’Italia, che insieme a quello della geografia e dell’educazione civica, avrebbe garantito una migliore educazione “patriottica”. È in questi anni che avviene la “sacralizzazione” della storia risorgimentale riscontrabile anche a livello di scelte di termini e vocaboli che sembrano desunti dal catechismo cattolico. Tutta la sua attività di compilatore di manuali scolastici per l’istruzione elementare è ispirato da questi principi. In Le vicende della Patria (storia romana e medievale) narrate alla quarta classe elementare secondo i vigenti programmi governativi, Milano, Antonio Vallardi, 17 maggio 1899, troviamo nella presentazione il richiamo ai valori della semplicità, rettitudine, onestà contrapposti a lusso, vizi, disonestà che rendono infelice e schiava la vita.
Sempre criticate le dominazioni straniere e tenuto in gran conto il ruolo della casa Savoia.
Sull’onda del grande successo pubblica un altro romanzo per ragazzi, La gran fiamma, dove le tematiche irredentiste, portate all’ordine del giorno dagli eventi bellici, vengono messe al centro.
Gli eventi bellici del 1914-18 furono determinanti per produrre in lui la graduale trasformazione del pensiero patriottico in nazionalismo sempre più viscerale. Assunse in quegli anni una posizione sempre più critica verso la classe dirigente liberale e il movimento socialista e sindacale.
Dal 1924 la sua adesione alle idee del regime fascista fu incondizionata, ed egli non mancò di sostenerle attraverso le colonne del “Corriere delle maestre”. Sostegno però che finì per farsi progressivamente meno convinto. Infatti nonostante i suoi meriti nell’ambito della Pubblica Istruzione siano stati riconosciuti con una medaglia d’oro concessa dal re nel 1939, il regime fascista lo allontanò dalla direzione del “Corriere delle Maestre” per sostituirlo con figura più ligia ai dettami del ministero della cultura popolare.
Nel 1937 era restato vedovo e anche questo fu un colpo durissimo per il suo morale. Ma l’attività di scrittore continuò in modo sempre molto attivo soprattutto con brevi racconti per ragazzi e favole per bambini.
Morì nel novembre del 1947, investito da una motocicletta mentre attraversava la strada.
Fonti:
- DECIMA, Guido Fabiani. L’opera di uno scrittore per l’infanzia fra Ottocento e Novecento, tesi di laurea, Università degli studi di Milano, relatrice prof.ssa L. BRAIDA, a.a. 2003-2004.
- Paolo Decima, I manuali di storia per le elementari tra ’800 e ’900
http://www.fondazionemondadori.it/cms/file_download/47/decima.pdf - Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Fabiani
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- 1861-1911
Cinquant’anni di vita nazionale ricordati ai fanciulli
In questo breve opuscolo, facente parte della “Collezione di opuscoli storici e di biografie popolari per i fanciulli”, l’autore compie un rapido excursus sui sui primi cinquant’anni dell’unità d’Italia sia dal punto di vista militare ed economico sia ricordando le principali personalità politiche, letterarie, artistiche e scientifiche. - Il treno della morte e altre poesie
Poesie giovanili di Fabiani, scritte tra il 1888 e il 1894 quando l’autore aveva poco più di vent’anni. La raccolta prende il titolo dalla prima poesia, in versi martelliani, tendente al macabro e poco chiara, con versi decisamente sciatti e mal riusciti. - Uccelletto nero
Scritto nel 1901, e risultato poi “propedeutico” al più noto romanzo dell’autore, Mani nere e cuor d’oro, Uccelletto nero interpreta al meglio l’idea dell’autore sulla narrativa per ragazzi, che fu poi quella seguita dall’editore Vallardi per molti anni. - Il veterano
Brevissime novellette per “fanciulli” inserite nella collana “Il buon esempio” che l’autore, Guido Fabiani, diresse per anni per conto dell’editore Vallardi, dense dei valori di lealtà, obbedienza, amore per la patria.