Pubblicato dalla collana Millelire di Stampa Alternativa.
Questo libello è un grido al lettore perché sappia difendersi da chi non vuole farlo leggere, ma anche da chi vuole farlo leggere per forza.
E’ una dichiarazione d’amore alla lettura e ai suoi adepti.
E’ stato gentilmente fornito a Liber Liber dall’Autore stesso.
Dall’incipit del libro:
Il lettore ignoto. Quasi un manifesto
Uno spettro si aggira tra bancarelle e scaffali: il lettore.
A differenza di altri spettri più famosi, questo è tale non per il terrore che incute ma per la sua natura evanescente e vagabonda. E la strategia scelta contro di lui non è, almeno in apparenza, quella della guerra santa, ma quella delle blandizie e degli ammiccamenti. Critica letteraria, semiotica, estetica della ricezione, sociologie di ogni risma si sono finalmente accorte del lettore. Hanno dato ampio riconoscimento alla sua funzione come “coautore” del testo; hanno inventato casistiche, tipologie, ritratti; hanno coniato uno zoo affollatissimo di figure retoriche come il lettore implicito, ideale, virtuale, supposto, liminare, competente, informato, superlettore, archilettore, ecc. (sono tutti animali partoriti dalla linguistica e dai suoi affluenti).




