Di Michele Filippo Fontefrancesco e Federico Schneider. Il testo è stato gentilmente fornito dagli Autori.
Dall’incipit del libro:
Il calendario rituale che scandisce il tempo circolare dell’anno tradizionale è attivo nelle campagne piemontesi ancora nella prima parte del Novecento. Lo sviluppo industriale che segue alla seconda guerra mondiale ha determinato l’abbandono di massa del mondo contadino e lo sviluppo della città. La cultura del gesto e della parola che caratterizzava lo scorrere del tempo della tradizione è stata sostituita da quella della scrittura che organizza il tempo in modo lineare e cronometrico.
I processi culturali che hanno trasformato la società si sono portati appresso, però, al presente, ancora tracce attive del passato festivo dai caratteri anche precristiani.


