Volume II

Opera burlesca in 30 canti, recupera la tradizione del poema cavalleresco, ma rileggendo le consuetudini in chiave satirica. Il Ricciardetto godette di una certa popolarità durante il Settecento e l’Ottocento e assicurò fama postuma al suo autore. Fu scelto dal librettista Francesco Berio di Salsa come fonte letteraria per l’opera Ricciardo e Zoraide di Gioachino Rossini.

Dall’incipit del libro:

Io credo, donne, a cicalar da insano,
Quando veggo le cose de’ mortali
Talor soggette a qualche caso strano,
Che al vecchio Giove si rompan gli occhiali,
O che in quel punto gli cadan di mano,
E che allora ci assalgan tutti i mali:
Come fa il lupo che al destriero sbruffa
L’acqua negli occhi, e nel collo l’acciuffa.
Perchè non so capir che gusto s’abbia
Egli, che tanto amico è del piacere,
D’amaro fiele bagnarci le labbia,
Perchè il buon vino non si possa bere;
E dove è pace, seminar la rabbia;
E di cavalli e d’aste e di bandiere
Coprire i piani; e le messi bramate
Vedere ove percosse, ove bruciate.
E le procelle e l’altre traversìe,
Che ci vengono sopra a tutte l’ore,
Calcoli, gotte, ed altre malattìe
Che c’empiono d’affanno e di dolore,
Creder dovrò ch’egli dal ciel c’invìe?
E pur le manda per segno d’amore;
Anzi che sono agli uomini da bene
Sospette l’allegrezze e non le pene.

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titolo:
Il ricciardetto
sottotitolo:
Volume II
titolo per ordinamento:
ricciardetto (Il)
autore:
opera di riferimento:
Il ricciardetto / con uno studio di Giovanni Procacci. - Milano : Istituto Editoriale Italiano, 1914. - 16. 2 voll. (p. 489. 391), con ritratto
cura:
Giovanni Procacci
licenza:

data pubblicazione:
24 ottobre 2019
opera elenco:
R
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
FICTION / Fantasy / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Barbara Magni, bfmagni@gmail.com