L’opera, del 1854, è tratta dalle Memorie di Goldoni: dopo il successo de La vedova scaltra, Goldoni deve affrontare la satira dei suoi nemici (Gozzi) e contemporaneamente mettere in scena L’Erede fortunata, che è sonoramente fischiata. Per riconquistare il pubblico, promette pubblicamente di scrivere sedici nuove commedie entro un anno.
Dall’incipit del libro:
ATTO PRIMO
Camera assai civilmente arredata – In fondo la comune – A sinistra dell’attore caminetto con fuoco acceso – A destra in avanti scrivania volta verso il camino, e cadrega a posto: sulla scrivania fogli, libri ecc. – Piú indietro, sempre a destra, uscio che mette alle camere della Goldoni – In mezzo alla scena, tavolino da lavoro con seggiole dalle parti – Altre seggiole ecc.


