Prologo ed epilogo

Questa edizione digitale fa riferimento a un’opera edita nel 1889, e mai ristampata, di cui è autore il prolifico Salvatore Farina, di cui sono presenti già diversi titoli su Liber Liber (Mio figlio!, Dalla spuma del mare, Il tesoro di Donnina, Un segreto, ed altri).

Si tratta di un “non-romanzo”, ovvero di un’opera che della struttura narrativa del romanzo “salva” due soli momenti, solitamente marginali, il Prologo e l’Epilogo. Che in questo non-romanzo ne costituiscono le uniche parti, decisamente più sviluppate che nei romanzi veri e propri, che tra il primo ed il secondo inseriscono qualche decina di capitoli, qui totalmente assenti. L’originale struttura narrativa diventa ancora più insolita quando si pensi che i due protagonisti… sono omonimi, Desiderio Diodato e Desiderio Coppa.

Il Prologo si sviluppa in un orfanotrofio, luogo ove Desiderio D., di genitori ignoti, ha passato i suoi nove anni di vita, mentre Desiderio C. vi arriva dopo la morte del padre, unico genitore che abbia conosciuto. I due ragazzini, che subito simpatizzano e presto si legano “per la vita e per la morte”, sono diversissimi di carattere: tranquillo, modesto e con aspirazioni ragionevoli Desiderio D., vulcanico, esuberante e pieno di sogni di ricchezza Desiderio C.

Il primo si è innamorato intanto di una bimba, Speranza, che alla domenica accompagna la madre in parlatorio a fare visita al fratello maggiore, ma non ha mai avuto occasione di incontrarla di persona, perché non ha nessun parente che alla domenica lo visiti in parlatorio. Desiderio C. si incarica allora di risolvere il problema: quando la sua unica parente, la zia, lo viene a trovare, chiede alla zia di poterle presentare Desiderio D. E dopo due parole di cortesia con la zia, il piccolo innamorato può finalmente incontrare Speranza e scoprire di essere ricambiato!

La felicità di un Desiderio porta però nel cuore dell’altro Desiderio un grande dolore: anche lui si era innamorato di Speranza, ma non può far parola dei suoi sentimenti alla fanciulla o all’amico, e cavallerescamente, lascia loro campo libero e fugge dal collegio.

L’Epilogo inizia invece cinquant’anni dopo: Desiderio e Speranza si sono sposati, ed hanno trascorso insieme lunghi anni felici; ma Speranza è morta qualche settimana prima e Desiderio con lei ha perduto ogni ragione per vivere. Una lettera dell’altro Desiderio, che arriva dopo anni di silenzio dall’Argentina, gli annuncia il suo prossimo ritorno in Italia, finalmente ricco, ed accompagnato da una fanciulla da lui strappata ad una vita di stenti, che vorrebbe istruire nella musica e nel disegno per poi farne una buona sposa, con l’aiuto dei suoi amici. La storia si ingarbuglia, ma il lieto fine non può mancare, e una porzione di felicità attende ancora i due Desiderii.

È un’opera singolare nell’impianto narrativo, la cui originalità può essere apprezzabile, ma meno felice nella scelta di dare lo stesso nome ai due protagonisti, che costringe talvolta il lettore a chiedersi chi-dice-cosa e rileggere un dialogo per coglierne il senso. Lo sguardo sull’intimo dei due personaggi, capaci di sentimenti positivi e profondi sia nella fanciullezza sia nell’età matura, e la convinzione dell’autore che la felicità risieda nel sapersi accontentare delle piccole gioie di tutti i giorni (come dice Speranza) sono i tratti caratteristici non solo di quest’opera ma di buona parte della produzione letteraria del Farina, chiamato anche “il Dickens italiano”, e spesso (ma non per quest’opera) tradotto in varie lingue straniere.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

NOTA: Il testo è presente in formato immagine sul sito Internet Archive (https://www.archive.org/)
Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (http://www.gutenberg.org/) tramite Distributed proofreaders (https://www.pgdp.net/)

Dall’incipit del libro:

Il primo a svegliarsi nell’ampio dormitorio, era sempre Desiderio; quando entravano per i finestroni le luci smorte dell’alba, il piccino si era già messo a sedere sul letticciuolo ad aspettarle, e per non ricadere nel sonno, aveva contato i letti del camerone, che erano trentadue, oltre quello del sorvegliante, in fondo in fondo, sotto l’immagine della Madonna.
Tutti quei piccoli dormenti, che empivano l’aria di strani suoni, visti di scorcio o di profilo, alla scarsa luce mattutina, con le bocche aperte e gli occhi chiusi, offrivano a Desiderio un po’ di svago. Ma gli davano anche un certo sgomento dal giorno che, svegliandosi, e non udendo la respirazione del piccolo Giulio, il quale dormiva nel letticciuolo accanto al suo, avea poi riconosciuto che il letto era vuoto: nella notte Giulio si era sentito male, e l’avevano trasportato nell’infermeria.
Quel Giulio era un buon ragazzo, ma piangeva sempre, perchè avendo conosciuto la mamma, che gli era morta, si ostinava a volerla ancora.
Desiderio si era provato tante volte a consolare il suo vicino, dicendogli che le mamme si ritrovano poi in paradiso; ma un giorno Giulietto gli aveva risposto che lui di queste cose non ne poteva sapere, perchè la mamma non l’aveva conosciuta, e forse non l’aveva avuta nemmanco.
Era vero; Desiderio la mamma non l’aveva conosciuta, e forse non l’aveva nemmeno avuta; di modo che, non si sentendo l’autorità di far cessare le lagrime di Giulietto con quest’argomento, non aveva più saputo che cosa consigliare…

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titolo:
I due Desiderii
sottotitolo:
Prologo ed epilogo
titolo per ordinamento:
due Desiderii (I)
descrizione breve:
La struttura narrativa di questo romanzo è decisamente singolare: un prologo narra la vicenda sul nascere e un epilogo narra gli sviluppi cinquant’anni dopo: scelta stilistica interessante ed apprezzabile. Complica un po’ la lettura l’omonimia dei protagonisti, ma l’analisi dei sentimenti intimi dei personaggi rende l’opera gradevole.
autore:
opera di riferimento:
I due Desiderii : prologo ed epilogo / Salvatore Farina. - Milano : Alfredo Brigola & C., stampa 1889 (Tip. A. Colombo & A. Cordani). - 216 p. ; 19 cm
licenza:

data pubblicazione:
15 giugno 2022
opera elenco:
D
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Distributed proofreaders, https://www.pgdp.net/
impaginazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
Barbara Magni, bfmagni@gmail.com