Dall’incipit del libro:
SCENA 1a
ANTIGONE, EDIPPO.
ANTIGONE
Eccoci Edippo – Appena or sorge l’alba,
E già siam presso alla città – Sinch’alto
Rifulga il sol, lena ripiglia – Molto
Oltre l’usato in questa oscura notte
Senza arretrarci mai le vie calcammo
Anzi di trarci in questo loco – Antichi
Marmi qui stan – Siedi.
EDIPPO
Deh dove, o figlia,
Dove siam noi?
ANTIGONE
Che dir poss’io? Per quanto
Volga lo sguardo, altro non veggo intorno
Che cipressi, ed allori, e in lunga fila
Il verde ulivo – Eppur, s’io mal non scerno,
Ergersi miro in non lontana parte
Marmorea porta, e sulle eccelse basi
Sculta d’astata Vergine discopro
La immagine – Se ben m’avviso, è quella
Pallade, Edippo, e tal pingeasi Atene
In Tebe nostra…


