Dall’incipit del libro:
Da quali lontananze mi ritorna, Alessandro Giribaldi, con questo fascicoletto di malinconici versi? Via via che li leggo, la sua immagine sembra velocemente risalire il fiume del tempo, che precipita nel passato, come attratta dalla sua stessa voce: alla fine, ritrovo il Giribaldi de’ miei vent’anni… O bella gioventù! Lo riveggo benissimo, ora. Mi ritrovo in una stanza alta e nuda, con solo uno scrittoio coperto di fogli e giornali, sotto un finestrone, dal quale lo attendo. È la redazione dell’Endymion, la nostra prima rivista letteraria; siamo nel 1897, l’autentico «fin de siècle» del sensualismo romantico.


