Il testo è stato preparato in collaborazione con Giuseppe Bonghi, responsabile del sito “Biblioteca dei Classici Italiani” (http://www.classicitaliani.it/), e con Dario Zanotti, responsabile del sito “Libretti d’opera italiani” (http://www.librettidopera.it/).
Dall’incipit del libro:
Il mondo è bel, perch’è di vari umori.
Vari sono degli uomini i capricci:
A chi piacciono l’armi, a chi gli amori,
A chi piaccion le torte, a chi i pasticci.
De’ gusti disputar cosa è fallace;
Non è bel quel ch’e bel, ma quel che piace.
ART.
Bravi, me ne rallegro.
Godo che in casa mia
La giornata si passi in allegria.
Che si canta di bello?
CAV.
Alcuni versi
Da me stesso composti in questo punto.
Veggendo che ciascuno
Variamente s’impiega e si ricrea,
Col faceto mio stil così dicea:
De’ gusti disputar cosa è fallace;
Non è bel quel ch’è bel, ma quel che piace.


