Dall’incipit del libro:
Donna Eleonora – Questo tulipano non risalta come vorrei. Bisogna dargli un’ombra un poco più caricata. Vi vogliono due o tre passate di seta scura. Colombina, dammi quel gomitolo di seta bleu. Colombina, dico, Colombina?
Colombina – Signora, illustrissima, eccomi. (svegliandosi)
Donna Eleonora – Tu non faresti altro che dormire.
Colombina – Chi non dorme di notte, bisogna che dorma di giorno. Sino alla mezzanotte si lavora, e all’alba si salta in piedi e si torna a questo bellissimo divertimento della rocca. Signora padrona, anch’io son fatta di carne, e non dico altro.
Donna Eleonora – (Povera sventurata! la compatisco). (da sé).
Colombina – Tenete la seta bleu. La ra, la ra, la ra, la ra, la lera. (canta con rabbia e siede filando).
Donna Eleonora – Colombina, non so che dire. Tu hai ragione; e con ragione ti lagni della vita miserabile che meco sei costretta di fare. Tu sai come eri trattata da me, quando don Roberto, mio consorte, era in Napoli, e la nostra casa poteva sfoggiare come le altre.


