Dall’incipit del libro:

Questa Commedia fu da me scritta nel brevissimo giro di cinque giorni, dando a copiare un atto, mentre stavami scrivendo l’altro. Ciò non ostante vi applicai sopra sì di proposito, che ebbi l’ardire di lusingarmi in sì brieve tempo poter riuscire con soddisfazione del popolo, e senza mio disonore. Confuso, e dirò anche arrabbiato per l’infelice riuscita della precedente Commedia, pensai che la miglior vendetta che far col pubblico si poteva, era quella di faticare per ismentire i maligni e per consolare gli amici, e che siccome una Commedia riuscita male fece dimenticare il merito di una che riuscì bene, un’altra di buona riuscita potea far sì che si scordassero la cattiva. Pareva che maggior tempo per una simile impresa si richiedesse, ma in noi Poeti l’ardire è necessario talvolta, e lo sdegno ci fa eseguir dei prodigi. Mi riuscì mirabilmente il dissegno. In cinque giorni schiccherai la Commedia; in pochissimo tempo i Comici se ne impossessarono; si provò esattamente; fu posta in scena con una decenza assai conveniente; fu ricevuta dal popolo con soddisfazione, e si durò a recitarla ogni sera sino all’ultima di Carnovale. Nessuno ha più parlato del Cortesan Vecchio, il magazzino ch’era finito, aprì un’altra porta con nuove merci, e restò il pubblico persuaso che in avvenire potea sperare di divertirsi colle mie fatiche, giacché la prontezza di questa non dimostrava che la fantasia fosse stanca od isterilita. Per facilitarmi con sollecitudine la costruzione di una Commedia di cinque atti, pensai ad un fatto familiare, con episodi di facile invenzione, perché tratti da originali de’ nostri giorni, e queste sono le cose che incontrano più delle altre. Piace la critica; ed io in quest’incontro non l’ho risparmiata. Il cicisbeato che è in tanta voga oggidì, l’ho posto in veduta in quasi tutti gli aspetti, ne’ quali suol campeggiare. Il vecchio servente della vecchia Dama è il più ridicolo della Commedia; il più critico è quello della Dama moglie col Cavaliere ammogliato, e di questo ho mostrato le pessime conseguenze, siccome i pregiudizi di quelli che per gl’impegni del mondo sagrificano l’interesse, la convenienza e la propria riputazione.

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titolo:
Il festino
titolo per ordinamento:
festino (Il)
descrizione breve:
La presente Commedia di carattere, in cinque Atti, in versi che diconsi Martelliani, fu la prima volta rappresentata in Venezia verso la fine del Carnovale dell'anno 1754.
autore:
opera di riferimento:
"Tutte le opere" di Carlo Goldoni, a cura di Giuseppe Ortolani, I Classici Mondadori, seconda edizione 1955, volume quinto
cura:
Giuseppe Ortolani
licenza:

data pubblicazione:
15 settembre 2002
opera elenco:
F
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Marco Calvo, http://www.mclink.it/personal/MC3363/
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it