Dall’incipit del libro:
FLOR. Chi è di là?
BRIGH. Illustrissimo.
FLOR. Che ora è?
BRIGH. Per dirghela, illustrissimo, me son indormenzà un pochetto, e no so che ora sia.
FLOR. Andate a vedere che ora è.
BRIGH. La servo. (Che bella vita! Da ieri a vintidò ore fina adesso, che l’è sentà al tavolin). (parte, poi torna)
FLOR. Cinquecento zecchini in una notte non è piccolo guadagno, ma poteva guadagnare assai più. Se teneva quel sette, quel maledetto sette, se lo teneva, era un gran colpo per me. Mi ha detto quel sette fra il dare e l’avere altri mille zecchini. Ho quel maledetto vizio di voler tenere i quartetti, e sempre li do, e sempre li pago. Ah, bisogna ch’io ascolti le suggestioni del cuore; quando li ho da tenere, mi sento proprio lo spirito che mi brilla nelle mani, e quando hanno a venir secondi, la mano mi trema; da qui avanti mi saprò regolare.
BRIGH. Sala che ora è? (torna di nuovo)
FLOR. Ebbene, che ora è?


