Il testo è stato preparato in collaborazione con Giuseppe Bonghi, responsabile del sito “Biblioteca dei Classici Italiani” (http://www.classicitaliani.it/), e con Dario Zanotti, responsabile del sito “Libretti d’opera italiani” (http://www.librettidopera.it/).
Dall’incipit del libro:
Gran miseria d’una sposa,
Che ha il marito cacciatore!
Si alza presto, e dormigliosa
La condanna a star da sé.
Non la guarda appena in faccia,
Favellar non sa d’amore;
E più stima un can da caccia
Di una donna come me.
Ah mi querelo e mi tormento in vano!
Don Ippolito certo ha del villano.
Appena appena si vedea stamane
Della nascente aurora
Spuntare il primo lume,
Lo scortese balzò fuor delle piume.
Eccolo che or ritorna;
Sarà al solito stanco e affaticato.
Chi sa quanto ha sudato,
Ora al monte, ora al piano, a sol scoperto!
Per la sua moglie nol farebbe al certo.


