Il testo è stato preparato in collaborazione con Giuseppe Bonghi, responsabile del sito “Biblioteca dei Classici Italiani” (http://www.classicitaliani.it/), e con Dario Zanotti, responsabile del sito “Libretti d’opera italiani” (http://www.librettidopera.it/).
Dall’incipit del libro:
FIL. Non temete di niente, vostro padre è fuori di casa; se egli verrà, noi saremo avvertiti, e possiamo parlare con libertà.
LIS. Caro Filippo, non ho altro di bene che quei pochi momenti ch’io posso parlar con voi. Mio padre è un uomo stravagante, come sapete. Siamo a Parigi, siamo in una città dove vi è molto da divertirsi, ed io sono condannata a stare in casa, o a sortir con mio padre. Buona fortuna per me, che siamo venuti ad alloggiare nella vostra locanda, dove la vostra persona mi tiene luogo del più amabile, del più prezioso trattenimento.
FIL. Cara Lisetta, dal primo giorno che ho avuto il piacere di vedervi, ho concepito per voi quella stima che meritate. In un mese che ho la sorte di avervi nella mia locanda, ho avuto campo di meglio conoscere la vostra bontà; la stima è diventata passione, e già sapete che vi amo teneramente.


