Dall’incipit del libro:
PET.
Signor, se trattenersi le aggrada in questo loco,
A casa il mio padrone dee ritornar fra poco.
GUD.
L’aspetterò. Frattanto, per non starmi ozioso,
Datemi qualche libro.
PET.
Lo vuol serio, o giocoso?
GUD.
Qualche cosa di buono.
PET.
Vuol di filosofia?
GUD.
Se ci fosse un trattato sopra l’ipocondria…
PET.
Oh signor, ve n’è uno, che al certo non ha pari:
La vita di un poeta, ch’è ognor senza danari.
GUD.
Eh, che sono i poeti, ancorché sien meschini,
Contenti della gloria degli estri peregrini.
A compensar lor duolo bastano Euterpe e Clio.
Modo tal io trovassi di consolare il mio!
Ma, oimè, non ha rimedio finor questo mio male;
Recatemi, vi prego, un libro di morale.
PET.
Signore, un romanzetto è uscito ora in Olanda,
Che parmi sia a proposito per quel che mi domanda.
È un uomo indifferente nel ben come nel male:
Le par che questo sia trattato di morale?


