Il testo è stato preparato in collaborazione con Giuseppe Bonghi, responsabile del sito “Biblioteca dei Classici Italiani” (http://www.classicitaliani.it/), e con Dario Zanotti, responsabile del sito “Libretti d’opera italiani” (http://www.librettidopera.it/).
Dall’incipit del libro:
Misera condizion del nostro sesso!
In ogni stato, in ogni età le donne
Sono sempre soggette, e sempre schiave.
Fin che siamo ragazze,
Del padre e della madre
La catena ci lega, e fino quando
Orfanelle restiamo,
Col laccio del tutor legate siamo.
Se passiam a marito,
Ecco un nodo più forte,
Che non si scioglie più sino alla morte;
Ma nodo tal (per quello
Che sento a raccontar da tante e tante)
D’ogn’altro assai più duro e più pesante.
Se poi questo si scioglie, e vedovella
Resta l’afflitta donna,
In loco d’acquistar sua libertade,
In un laccio peggior, misera, cade;
Laccio che dal maligno
Mondo le vien tessuto;
Ognun guarda i suoi passi,
Ognun pesa i suoi detti, ed un veniale
Peccato in lei può divenir mortale.


