Si ringraziano il Prof. Giuseppe Bonghi e la Biblioteca dei Classici Italianiper averci concesso il diritto di pubblicazione.
Dall’incipit del libro:
Questa Commedia mia fortunatissima ebbe il suo concepimento ed il suo natale in Bologna, ove rappresentatasi la penultima sera delle loro recite da que’ Comici, pe’ quali io l’aveva scritta, fu da quella fioritissima Udienza con alte voci per la susseguente sera richiesta. Confesso il vero: non mi attendeva un esito così felice. Sapeva io dentro di me medesimo, che una estraordinaria attenzione aveva intorno di essa praticata, e che il carattere di Corallina potea far colpo; ma lettala per prima prova a’ Comici, l’applaudirono così poco, che quasi anch’io mi sarei determinato a sprezzarla. Ciò vuol dire che ho diffidato sempre di me medesimo e ho preferito sempre alla mia opinione il giudizio degli altri. Compresi per altro in tale occasione, che mal mi fidava di cotai Giudici, e non esser vero che la Commedia, per piacere al popolo, abbia sempre da piacere a’ Comici, li quali non fondando il loro criterio che sulla pratica, non giungono a ravvisar perfettamente la delicatezza de’ caratteri e della condotta, le quali cose si rilevano dagli Uditori.


